Caffè in gravidanza
La gravidanza è un periodo in cui bisogna stare molto attente, soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione. Molte donne devono rinunciare a cose che amano, ad abitudini e rituali quali quello del caffè la mattina, o dopo i pasti.
Si può bere il caffè in gravidanza? E il decaffeinato in gravidanza?
Caffè e gravidanza: sì o no?
Esistono pareri discordanti riguardo il consumo di caffeina in gravidanza.
In qualsiasi fase della vita, infatti, il consumo di elevate quantità di caffeina, indicativamente superiori a 400 mg al giorno, può essere dannoso perché causa vari effetti collaterali quali nervosismo, insonnia, irritabilità, mal di testa e agitazione.
Ma qual è il rapporto fra gravidanza e caffè?
Molti esperti ritengono che il consumo di 200 o più milligrammi di caffeina al giorno, durante la gravidanza, sia associato a un rischio di aborto spontaneo quasi doppio rispetto alle gestanti che non ne assumono affatto. Inoltre, troppo caffè potrebbe ridurre il peso del bambino alla nascita.
Un recente studio dell’Università di Aarhus, pubblicato sul British Medical Journal, ha stabilito, però, che il consumo di caffè in gravidanza non compromette la salute del feto, ma occorre non esagerare.
Se amate il caffè, in gravidanza dovete utilizzare moderazione e buonsenso, prerogative fondamentali per quanto riguarda il suo consumo. Secondo le raccomandazioni delle linee guida per la gestione della gravidanza fisiologica, è possibile consumare moderatamente caffè in gravidanza.
Tra i danni della caffeina in gravidanza c’è:
- la produzione di acidi gastrici che a volte rischia di irritare la mucosa gastrica e può causare nausea o mal di stomaco;
- l’incremento dell’attività diuretica, ovvero favorisce l’eliminazione dei liquidi dall’organismo e può impoverire le scorte di acqua e di calcio;
- accelera il metabolismo, motivo per cui favorisce lo svuotamento gastrico e la digestione dopo i pasti.
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Caffè decaffeinato in gravidanza: si può bere?
Per quanto riguarda il decaffeinato, nonostante il nome faccia pensare che ne sia totalmente privo, questo caffè contiene tuttavia una piccola percentuale di caffeina al suo interno. Al momento nessuno dei metodi utilizzati per estrarre la caffeina dai chicchi è in grado di eliminarla del tutto. Se la caffeina in un caffè classico è pari a circa 100 mg, la caffeina in un decaffeinato è di circa 2 mg.
Quindi, anche l’eccessivo consumo di decaffeinato in gravidanza viene sconsigliato da alcuni per il rischio di assumere quantità eccessive dei solventi chimici utilizzati per estrarre la caffeina. In realtà, tali solventi vengono in massima parte allontanati durante il processo di torrefazione.
Nel caso di una gravidanza senza complicanze, il caffè decaffeinato in gravidanza può essere assunto con totale tranquillità ma con la giusta moderazione (non più di una, massimo due tazzine al giorno). Quando invece la gravidanza è a rischio è bene evitare del tutto l’assunzione del caffè, anche se decaffeinato.
Si può bere caffè d’orzo in gravidanza perché non contiene alcun tipo di sostanza eccitante. Va, invece, limitata l’assunzione di ginseng in gravidanza.
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Quanti caffè al giorno in gravidanza?
Gli esperti sono concordi nell’evidenziare come sia importante rispettare le quantità, durante la gravidanza e non. Con questo ci si riferisce ad una quantità pari a circa 200/300 mg al giorno, vale a dire non più di 1-3 tazzine di caffè al giorno. Se si va oltre, il caffè fa male.
Secondo gli esperti, quindi, per quanto riguarda cosa bere in gravidanza, si dovrebbe optare per:
- massimo 3 tazzine di caffè al giorno;
- massimo 6 tazze di thè al giorno;
- limitare le bibite gassate;
- preferire le tisane, in gravidanza estremamente benefiche;
- bere tanta acqua.
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