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Crowbirthing: la nuova moda in sala parto

Il Crowbirthing, cioè “la nascita nella folla“, proviene dalla Gran Bretagna ed è l’ultima tendenza che spopola fra le future madri ventenni inglesi, fiere di rendere una cerchia di amici e parenti, non proprio stretta, partecipe della nascita del figliolo. Il momento del parto in ospedale diventa il luogo perfetto per un party, dove circa 8-10 invitati si spalleggiano per immortalare con gli smartphone l’evento, che dovrebbe forse essere il momento d’amore più intimo fra una madre ed il suo bambino.

Ma il Crowbirthing, come ogni tradizione inglese che si rispetti, segue un’etichetta, e questa prevede, anche se può sembrare assurdo, lo stilare anticipatamente degli inviti specifici per assistere al travaglio, infatti chi riceve la partecipazione alla nascita può ritenersi un privilegiato.

In Italia, se il partner vuole esser presente in sala parto, deve prima sottoporsi ad una lunga lista di analisi, mentre in Inghilterra non vi sono problemi, c’è libero accesso per futuro padre, futura nonna materna, suocera e logicamente amici.

Inoltre, pare che fra queste donne la condivisione comune del più grande successo della propria vita, ossia il riuscire a partorire accettando anche il dolore delle contrazioni, sia una prova di coraggio importante. Molte infatti, rifiutano non solo l’opzione analgesica, ma non accettano nemmeno la probabilità di subire un taglio cesareo.

Un’ altra cosa strana è che in tutto questa organizzazione dell’evento, il team medico resta presente senza dar troppa importanza alla gente che incoraggia la partoriente, magari anche scorrettamente, di spingere. Inoltre, come ogni festa che si rispetti, non può mancare il fotografo: chi non vuole immortalare il momento con semplici selfie da postare al volo su Facebook, spende all’incirca 500 sterline (700 euro) per ricordare le espressioni di orgoglioso dolore che hanno portato alla luce il fortunato bebè.

I semplici filmati o foto che un tempo i padri cercavano di fare alle proprie compagne durante il parto, infastidendole, non sono per niente paragonabili a questa nuova moda che invece vede proprio l’esplicita autorizzazione delle partorienti.

E’ proprio il caso di dire: “Paese che vai usanze che trovi” e a quanto pare ogni donna del mondo non solo mantiene le proprie tradizioni sul parto, ma addirittura ne crea delle nuove per far tendenza fra gli amici.