Quando si è ghiotte di crostacei la domanda è d’obbligo: è possibile mangiarli durante la gravidanza? Diciamo che la questione non è troppo chiara ed esistono linee di pensiero discordanti. Sicuramente non vanno in alcun modo mangiati crudi ma soltanto dopo un’adeguata cottura. E questa regola generale deve valere sia per la gravidanza che per tutto il periodo dell’allattamento perché potrebbero scatenare allergie nel bambino. Ma per quale motivo i crostacei sono da ‘temere’ con il pancione?
Per quanto riguarda l’abitudine di gustare molluschi e crostacei crudi, va assolutamente accantonata perché c’è il rischio concreto di contrarre l’epatite A. Questi animali, infatti, filtrano l’acqua del mare e vivono tranquillamente anche in ambienti poco puliti. Il pericolo è che vengano a contatto con il virus conservandolo al proprio interno e, quindi, trasmettendolo alla persona che lo mangerà. Future mamme comprese.
I crostacei mangiati crudi potrebbero trasmettere anche altri virus che provocano malattie gastro-intestinali con nausea, vomito, diarrea, crampi e anche febbre. Senza dimenticare che proprio nei frutti di mare possono annidarsi i bacilli della Salmonella, responsabili della salmonellosi. Un’eventuale passaggio al feto attraverso la placenta potrebbe avere conseguenze anche gravi.
Mangiare molluschi e crostacei crudi in gravidanza potrebbe causare anche la toxoplasmosi.
Al contrario, se ben cotti gamberi e aragoste non sarebbero rischiosi per la donna incinta, al contrario hanno un buon apporto di proteine e minerali e sono facili da digerire.
Se siamo proprio ghiotte di queste bontà, facciamo attenzione a consumarne non troppe e non troppo spesso, a cucinarle alla perfezione, alla loro provenienza e modalità di conservazione.
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