Il co-sleeping non fa perdere sonno: lo dice la scienza
Far dormire i bambini nel lettone di mamma e papà ha aspetti positivi per tutta la famiglia: rafforza il benessere individuale e aiuta a mantenere salde le relazioni sociali. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Human Nature dai ricercatori della Central Queensland University di Wayville, in Australia.
Antiche tradizioni
Secondo questo studio, i genitori non dovrebbero temere di condividere il letto con i propri figli per paura di dormire poco, anzi: riposare in loro compagnia produrrebbe dei benefici. Gli autori della ricerca hanno precisato che in passato condividere lo spazio in cui si dorme con altre persone era ritenuto assolutamente normale in alcune culture.
In Occidente, invece, il sonno viene considerata un’esperienza individuale e privata, che aiuta il corpo e la mente a riposare e a funzionare in modo ottimale. Di conseguenza, l’idea di condividere il proprio letto con altre persone spesso genera preoccupazione.
Lo studio
Durante lo studio, gli autori hanno esaminato gli effetti determinati dal condividere il letto con i figli o con gli animali domestici. Al termine dell’indagine i ricercatori sono giunti alla conclusione che le persone si concentrano troppo sulle conseguenze o sui possibili aspetti negativi del co-spleeping, mentre prestano poca attenzione ai numerosi vantaggi che il dormire con gli altri potrebbe determinare.
La conclusione: il co-spleeping migliora il sonno, le relazioni ed il benessere
“Dormire con gli altri soddisfa le necessità psicologiche di base e rinforza e mantiene le relazioni sociali – spiega Bradley P. Smith, capo autrice dell’indagine – noi proponiamo che dormire in compagnia degli animali o dei propri figli possa essere considerato una forma legittima e socialmente rilevante di condivisione del sonno. Inoltre, questo aspetto può avere implicazioni significative per il sonno umano, le relazioni tra umani e animali e per il benessere degli animali”.