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Cosa succede al neonato se lo si lascia piangere

Fra i consigli delle nonne ricordiamo quello che dice di evitare di far piangere il neonato di sesso maschile per troppo tempo perché potrebbe avere dei danni ai genitali, ma le nostre stesse ave dicono pure che le lacrime, e i gemiti neonatali, fanno bene al piccino per rinforzare i suoi polmoni. Genitori più moderni, invece, utilizzano la tecnica dell’attesa progressiva, nota anche come metodo 5-10-15, sviluppata dal neurologo Richard Ferber, secondo cui alcuni minuti di pianto non farebbero male al bebè ma anzi lo aiuterebbero a trovare da solo la giusta calma conciliandone il sonno.

La verità è che nessuno è a conoscenza delle reali conseguenze fisiche e psicologiche da parte di un lattante che viene lasciato solo con le sue lacrime senza esser rassicurato fra le braccia del genitore in questione.

Bisognerebbe analizzare il motivo del pianto del piccino senza tirar conclusioni affrettate del tipo:-è un poppante quindi è normale che pianga-, perché farlo continuare nella sua disperazione anche per alcuni minuti, di certo fa aumentare il livello di stress del pargolo.

Con esattezza nel suo corpo avviene, durante il pianto che non è interrotto, una vera e propria invasione totale di ormoni dello stress che potrebbero anche arrecargli seri problemi futuri riguardanti la capacità di apprendimento del bambino. Secondo il primario di medicina a Monaco Karl Heinrich Brisch i bambini hanno paura della morte e perciò le loro grida sarebbero un campanello d’allarme, e a lungo andare in lui sorgerebbero ansia, insonnia, e addirittura dipendenze e sintomi depressivi.


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Per questi studi, i bambini che vengono lasciati piangere potrebbero pertanto restare traumatizzati a vita, perché il mancato intervento celere dei genitori fa innescare nel bebè quel meccanismo in cui vi è un’assenza d’affetto disponibile nei suoi confronti. Tutto ciò è dovuto dal fatto che i neonati hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra e quindi la nota tecnica dell’attesa progressiva è certamente deleteria, perché per il poppante anche un solo minuto di pianto può equivalere ad un’ora di solitudine piena di lacrime.

La soluzione è quindi quella di consolarlo e di cercare di comprendere il prima possibile il problema che lo affligge, interpretando correttamente il suo pianto.. A provare l’efficacia dell’affetto dei genitori sul futuro dei figlioli, è stato condotto un altro studio in America su 600 adulti che essendo stati coccolati da piccoli oggi godono di una salute migliore, con una minore tendenza alla depressione e sensibilmente più produttivi ed empatici.