foto_banche_del_latte_umano

Cosa sono le banche del latte umano?

Il primo miracolo che compie il corpo della donna è accogliere e crescere un’altra vita dentro di se’, il secondo è quello di riuscire a separarsene dandola alla luce, il terzo è quello di produrre nutrimento per quella vita. Il latte umano secreto per i primi 6 mesi è l’alimento più prezioso al mondo per un neonato. Il suo potere altamente nutritivo e protettivo per l’organismo lo rende tutt’oggi insostituibile. Ecco perché in Italia dal 2005 sono nate le banche del latte umano.

Come per ogni cosa, anche per la montata lattea vale la regola del “a chi tutto e a chi niente”. Molte donne non trovano alcuna difficoltà ad allattare, il loro piccolo succhia bene e quindi hanno latte a sufficienza per sfamare un esercito di bambini. Come sappiamo infatti la produzione del latte aumenta meccanicamente quando aumenta la suzione. Quindi in teoria tutte le donne potrebbero arrivare ad avere tanto latte praticando un corretto attaccamento.

Ma in pratica non è sempre così. Ci sono anche meccanismi ormonali che regolano la produzione del latte che in alcuni casi, anche se rari, può davvero essere scarsa. Come esistono donne impossibilitate ad allattare perché hanno subito interventi al seno più o meno seri, ed infine donne che a seguito di un parto prematuro non potendo attaccare il loro piccino ricoverato in terapia intensiva e incapace di succhiare vigorosamente, non stimolando correttamente il seno hanno perduto il loro latte.

Le banche del latte umano nascono proprio per questi neonati più fragili, i prematuri, quelli che avrebbero più bisogno del latte materno per crescere bene. Oppure per i bambini abbandonati in ospedale dopo il parto da madri che scelgono in situazioni difficili di non poter allevare il loro bambino.

Donare il proprio latte è un atto d’amore, completamente gratuito che tutte le mamme posso scegliere di fare. In Italia attualmente esistono circa 39 centri ospedalieri con terapie intensive neonatali dove è possibile donare il latte. Le pratiche di prelievo del latte sono state regolate nelle linee guida banche del latte umano donato, nell’accordo tra Stato e Regioni dell’8/02/2014.

Possono donare tutte le mamme in buona salute, non fumatrici e che non facciano uso di stupefacenti, fino a sei mesi dal loro parto, nella quantità che desiderano. Tutte le potenziali donatrici vengono sottoposte a controlli preliminari circa malattie infettive. Non possono donare le donne che hanno ricevuto da meno di 6 mesi una trasfusione di sangue. Il latte viene poi accuratamente controllato, pastorizzato e conservato presso questi stessi centri. Dopodichè in base ad una lista d’attesa che stabilisce le priorità mediche, viene donato ai bambini più bisognosi,come i prematuri patologici.

Infatti forse a causa di una scarsa informazione, il latte donato continua a essere ancora troppo poco rispetto a tutti i bambini che ne avrebbero bisogno, nonostante la donazione sia un bel gesto, gratuito e indolore e porti dei vantaggi alla donatrice: controllo gratuito dello stato di salute, prevenzione dagli ingorghi mammari e mastiti, aumento della produzione del suo latte, una più veloce ripresa della forma fisica.

L’associazione no profit che si occupa di promuovere questa iniziativa si chiama A.I.B.L.U.D., e sul sito ufficiale troverete tutte le informazioni inerenti alla donazione del latte umano e la mappa di tutti i centri in Italia che offrono questo servizio.