foto_ostetrica

Cosa si controlla subito dopo il parto?

Una volta espletato il parto ed espulsa la placenta con il secondamento, ci si accerta delle condizioni generali della donna, nonché della nuova mamma, proprio nel momento in cui si effettuano le prime cure al neonato.

Il post-partum costituisce la primissima fase del puerperio e dura dal parto fino alle due ore successive allo stesso e naturalmente l’ organismo inizia a vivere dei cambiamenti repentini rispetto a ciò al quale era stato “abituato” nelle circa 40 settimane di gestazione.

Del post-partum se ne occupano direttamente le ostetriche, proprio per valutare lo stato di benessere della donna. La neomamma dovrà stare, secondo legge, in una stanza adiacente alla sala parto proprio destinata alle donne che hanno appena partorito. Ma cosa si controlla?

  • L’ utero, valutato attraverso una palpazione esterna, dal momento che è necessario valutare il cosiddetto globo di sicurezza, ovvero la sua contrattilità conseguente all’ emostasi meccanica necessaria per bloccare ogni possibile emorragia causata dal parto. Si può così affermare che l’ utero è normalmente contratto e retratto e valutare il suo posizionamento e i suoi rapporti rispetto alla cosiddetta OT (la linea ombelicale trasversa) ;
  • Le perdite o lochi ematici che devono mantenersi in un certo range, altrimenti un eccesso di sanguinamento potrebbe essere il campanello d’ allarme per un’ emorragia post-partum ;
  • La minzione o eventualmente la ritenzione urinaria. Naturalmente il parto può costituire un evento stressante per l’ organismo e non sempre la minzione spontanea viene ripristinata nell’ immediato del parto, ma è compito delle ostetriche verificare e controllare la ripresa di questa funzione corporea ;
  • Nel caso di episiotomia, è necessario controllare la sutura e l’ assenza di ematomi. In caso contrario è possibile porre del ghiaccio sulla sutura per ridurre il senso di fastidio;
  • Valutare l’ eventuale formazione di emorroidi e consigliare l’ utilizzo di creme specifiche e, soprattutto, un’ alimentazione corretta (con molte fibre e liquidi) per ridurre tutti i fastidi normali correlati al parto che potrebbero incrementarsi in caso di una stipsi ostinata;
  • Infine, si controlla lo stato generale della donna: dalla temperatura corporea alla frequenza cardiaca, dalla pressione arteriosa al tipo di respiro e al colorito (più o meno pallido).

In seguito a tutti questi controlli, le ostetriche potranno decidere di far rientrare la donna nel reparto per potersi dedicare alla propria ripresa nel puerperio, potendo sia mangiare che bere, e soprattutto per potersi dedicare al proprio piccolo appena nato.