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Cosa c’è da sapere sul primo mese di vita del neonato

Siete tornate a casa dopo il parto: sta cominciando la vostra vita da famiglia! Non nascondiamo che le prime settimane con un bebè a casa potrebbero essere piuttosto faticose, tra le prime poppate e l’avvio dell’accudimento del piccino.

Vediamo dunque cos’è utile sapere sul primo mese di vita del neonato.

Alimentazione. Ciò che scandirà i primi 30 giorni di vita con il vostro neonato (e anche i mesi successivi, insieme a tante altre cose) sarà la frequenza delle poppate o dei biberon, in base al tipo di allattamento avviato. Un neonato allattato al seno viene alimentato “a richiesta”, dunque ogni qual volta dimostra di avere fame: è utile ricordarsi che più il bebè si attacca al seno, più facilmente la produzione di latte materno si calibrerà sulla effettiva quantità necessaria al bambino. Se per il latte in formula ci sono specifiche tempistiche e quantità, per il latte materno non si può dare una regola: specialmente nelle primissime settimane, potreste avere il neonato al seno anche una volta ogni ora, ogni due ore, ogni ora e mezzo. Giorno e notte. Che allatti al seno o no, la mamma deve riposarsi quando il bambino dorme, giorno o notte che sia.
Nel primo mese di vita – e più o meno fino al terzo mese compiuto – il neonato crescerà circa di 125/200 grammi a settimana (c’è chi cresce anche di più).

Sonno. Nelle prime settimane di vita, il neonato potrebbe allo stesso modo addormentarsi improvvisamente o piangere senza tregua prima di crollare. Quello che bisogna sapere è che dormire è un’attività di primaria importanza per il neonato e, più in generale, per il bambino: dormendo il bebè produce l’ormone della crescita, il suo sistema immunitario si rafforza e matura il proprio sistema nervoso. Intorno al mese di vita, il bambino dorme in media 16 ore, suddivise in vari periodi durante il giorno. Sarà la fame a stimolare i suoi risvegli, anche notturni: non pensate di poter dormire molte ore di seguito nelle prime settimane di vita. Quello che potete fare fin da subito, però, è cominciare a stabilire una routine, per quanto flessibile in merito a orari e modalità, che stabilisce la fine del giorno e l’inizio della notte. Per esempio, intorno alle 18-18.30 si può iniziare ad abbassare luce e rumori, si può pensare di fare il bagnetto, mettere nella culla, solo la sera, la nanna del bambino, cantare una certa canzone…: ogni mamma trova il suo rituale. Il suggerimento che vi diamo è di incoraggiare il bambino a dormire ogni volta che accenna ad essere stanco.

Accudimento. Può darsi che i primi giorni vi sentiate un po’ imbranate, ma ben presto cambiare un pannolino diventerà un gesto naturale. Nelle prime settimane, dunque, dovrete prendere la mano anche con la routine del cambio del pannolino, dell’igiene quotidiana e del bagnetto del bebè. Rientrano nell’accudimento del piccolo anche attività quali il massaggio, che può essere avviato fin dai primi giorni, le passeggiate fuori casa (escludendo i luoghi affollati) in carrozzina, marsupio o fascia e il fronteggiare piccole emergenze come l’eritema da pannolino, sempre in agguato a causa della sensibilità della pelle del piccolo o un nasino chiuso da tenere pulito.

Accudire un neonato significa anche cercare di stimolarne il naturale sviluppo psico-fisico. Come si fa? Oltre a nutrirlo, accudirlo e farlo sentire amato e coccolato, potete cercare di inserire nella giornata del bebè anche qualche momento di gioco e di comunicazione con voi. Per esempio, potete cercare di catturare la sua attenzione sul fasciatoio chiamandolo e cercandolo con gli occhi, potete tenerlo qualche minuto (in fase di veglia e di vostra osservazione) in posizione prona, in modo che possa rinforzare i muscoli del collo, fargli ascoltare la musica che ha fatto da sottofondo alla vostra gravidanza, cantare, leggere… Non è mai troppo presto per giocare con il vostro neonato!