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Coronavirus: 10 cose che non dimenticheremo mai

Il Coronavirus e i cambiamenti alla nostra vita

Con l’arrivo del coronavirus tutto il nostro modo di vivere è cambiato. Piccoli gesti di cortesia come il saluto con la stretta di mano, che nella nostra cultura è uno dei segni di civilizzazione più marcati, sono diventati improvvisamente atti da mettere al bando poiché possibili veicoli di contaminazione.
Vediamo insieme le 10 cose che hanno cambiato le abitudini di milioni di italiani a causa del COVID-19 e le cose impossibili da dimenticare.

1. I contagi in Italia

Era gennaio quando si è iniziato a parlare seriamente di emergenza sanitaria anche in Italia. A causa di un paziente zero, il coronavirus ha iniziato a espandersi a una velocità pazzesca, portando il nostro Paese, nel giro di pochissimi mesi, prima ad una chiusura forzata della regione Lombardia e in seguito di tutta l’Italia.
A seguito del lockdown avvenuto questa primavera la cosa sembrava essersi stabilizzata e si pensava di poter tornare lentamente alla normalità. Tuttavia i casi stanno drasticamente aumentando e gli ospedali stanno nuovamente toccando livelli altissimi di pazienti.

contagi in italia

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2. La mascherina

La mascherina è senza alcun dubbio l’oggetto più odiato del 2020.
Sono tanti i dubbi instaurati dal tanto temuto oggetto che, in alcuni momenti iniziali, è diventata addirittura introvabile.

  • Mascherina chirurgica o FFP2?
  • Mascherina in tessuto o fatta con la carta forno?

A parte la carta forno, l’importante è avere qualcosa di clinicamente riconosciuto sul proprio viso. Qui di seguito le parole di un esperto su come utilizzarle al meglio:

Le mascherine lavabili vanno usate una volta sola e poi messe subito in lavatrice, senza poggiarle sui mobili. Quelle monouso vanno gettate nella raccolta indifferenziata subito dopo l’utilizzo. In entrambi i casi vanno toccate solo sugli elastici, lavandosi prima e dopo le mani. Attenzione infine a non gettarle a terra. Il rischio infettivo è minimo, ma l’impatto sull’ambiente è alto.

Quindi, anche se fastidiosa, ricordiamoci sempre di portarla. Non solo potrebbe salvare la nostra vita, ma anche quella degli altri!

contagi

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3. La quarantena

La quarantena è un isolamento forzato che viene adottato nei casi più estremi per evitare una diffusione di uno stato pericoloso.
In questo caso il fenomeno del coronavirus ha portato l’isolamento dai propri cari anche per mesi interi.

Quanti di voi hanno dovuto prendere partecipazione a questa cosa? E quanti di voi l’hanno davvero rispettata?

quarantena insieme

A tal proposito ricordiamo le molte persone che, nonostante la quarantena forzata perché positivi al tampone, hanno pensato bene di continuare a condurre una vita normale, uscendo di casa e incontrando amici e parenti.
È esattamente in questo modo che il virus si espande più in fretta e quindi è bene rispettare le regole, sia per se stessi che per gli altri.

a casa con il covid

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4. Il lockdown e i suoi effetti

I mesi passano e i contagi aumentano a dismisura, portando gli ospedali italiani ben presto al collasso. In Lombardia si adotta una misura estrema: vengono costruiti, proprio come a Whuan, ospedali da combattimento per permettere a più persone possibili di sottoporsi alla terapia intensiva. Ma a marzo, quando la situazione contagi non è più gestibile, viene istituito uno dei fenomeni più inattesi del ventunesimo secolo: il lockdown.

lockdown

Le regioni iniziano a chiudere frontiere, l’Italia smette di accogliere i turisti. I negozi abbassano le serrande e il mondo piano piano incomincia a imitarci. Improvvisamente tutti gli italiani, tutto il mondo, si ritrova costretto in casa, senza la possibilità di uscire se non per comprare beni di estrema necessità come cibo e medicinali.

Il lockdown, tuttavia, ha riversato sul nostro Paese uno stato di calamità probabilmente ben peggiore della pandemia, ovvero il crollo economico a cui molti, purtroppo, non sono sopravvissuti.

E chi lo sa cosa è meglio, se far morire la gente di fame o di covid?

quarantena

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5. Le multe

A tutta questa grande catastrofe si aggiungono anche le molteplici multe inflitte a quelli che delle regole se n’è infischiavano proprio e le trasgredivano alla luce del sole.

Ricordiamo tra i mille esempi la storia del padre che è stato multato perché sorpreso a passeggiare tranquillamente con la figlioletta e il cane. Le sue parole:

Una multa di 400 euro per essere a spasso con mia figlia e il cane mi pare davvero troppo. Anche perché non ho violato nessuna norma. Avevo la mascherina, eravamo a distanza. Sono entrato in un posto dove non c’era nessun divieto di accesso. Non l’ho voluto fare, non ho voluto mettere la firma sotto una multa che reputo un abuso. Non solo nei confronti miei, ma di tutti quelli che sono stati multati con me.

Il papà ha affermato anche che farà ricorso a questa cosa, secondo lui, ingiusta.

le multe

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6. Il discorso di Boris Johnson

Una delle cose più shoccanti accadute durante questo anno è sicuramente il discorso di Boris Johnson avvenuto a marzo.

È la più grave crisi sanitaria in una generazione, moriranno molti nostri cari.

Aveva affermato il Primo Ministro inglese a seguito della grande ondata che stava iniziando a colpire in modo aggressivo anche l’Inghilterra, continuando con:

Il 60% dei britannici dovrà contrarre il virus per sviluppare l’immunità di gregge. Il Coronavirus è una brutta malattia, ma nella maggioranza dei casi ha soltanto sintomi lievi, il virus sarà stagionale e tornerà anche in inverno. Per questo è importante sviluppare un’immunità di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo termine.

Le sue parole non sono di certo passate inosservate e hanno sicuramente spaccato l’opinione pubblica in due:

  • da una parte c’era chi si ritrovava d’accordo con il suo pensiero cupo, ma vero;
  • dall’altra chi giustamente ha trovato le sue parole irrispettose e senza un briciolo di umanità.

boris johnson

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7. La app “Immuni”

La App Immuni è stata uno dei più grandi flop italiani di questo 2020. Perché? Semplice, non è stata incentivata nella maniera corretta e proprio per questo la maggior parte degli italiani non ha scaricato questa applicazione.

app immuni

Per funzionare correttamente, infatti, l’app ha bisogno di essere utilizzata da almeno il 60% della popolazione, ma ad oggi neanche il 10% degli italiani ha provveduto ad installarla sul proprio smartphone. Una vera delusione se si pensa che avrebbe potuto aiutare moltissime persone a capire chi ha contratto il virus e chi no.

flop immuni

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8. I “Bonus Covid”

Per cercare di scongiurare una grandissima crisi economica, il nostro governo ha stanziato una serie di bonus da utilizzare.
Tra questi i più importanti andati a buon fine sono:

  • il bonus da 500 euro per le famiglie da spendere in estate (e riattivare così il giro turistico ormai morto);
  • il bonus babysitter per le famiglie che durante l’emergenza sanitaria hanno continuato a lavorare;
  • il bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi con partita Iva, che durante il lockdown hanno dovuto chiudere la propria attività.

Sembrerebbe però che non tutti siano riusciti ad ottenerlo per una serie di cose richieste, tra cui il fatidico ISEE. E voi lo avete ricevuto?

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9. I morti

Una delle cose più difficili da dimenticare saranno tutti i cari e tutte le persone che ci hanno lasciato a causa del COVID. Ricorderemo a lungo i camion dei militari pronti a portar via i corpi dei defunti. E a proposito di questo penso che nessuno di noi riuscirà mai a scordare il periodo in cui i pazienti erano talmente tanti in rianimazione che i medici si sono ritrovati costretti a scegliere chi tenere in vita e chi no.

Una frase in particolare pronunciata da Jort Kelder, conduttore televisivo olandese, aveva lasciato tutti a bocca aperta:

Stiamo salvando gli ottantenni obesi che fumano. È bene bilanciare gli interessi, chissà quanti danni economici comporterà il salvataggio di persone che sicuramente potrebbero morire entro due anni.

Dopo aver sdegnato tutto il mondo con questa sua affermazione, il conduttore si è ritrovato costretto a spiegare il significato delle sue parole, probabilmente senza riuscirci così bene:

Non stavo suggerendo di uccidere anziani e obesi. Cerchiamo di aiutarli, ma prestiamo anche attenzione all’economia. Pensiamo sempre alla salute, ma siamo sicuri che sia prioritaria rispetto all’economia?

Le sue parole non sono comunque state apprezzate tant’è che il web lo ha duramente attaccato. Chissà se ora, alla luce di tutte le terrificanti cose che sono successe, il conduttore televisivo ha davvero cambiato il suo brutto pensiero. Noi intanto cogliamo questa piccola occasione per porgere le nostre condoglianze a tutte quelle persone che, a causa del COVID, hanno perso qualcuno.

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10. La paura di un nuovo lockdown

Purtroppo o per fortuna previsioni sul futuro non se ne possono ancora fare. C’è da dire, però, che la situazione in Italia è migliore rispetto ad altre nazioni.

nuovo lockdown

Al momento Giuseppe Conte esclude un nuovo lockdown a Natale, ma sarà davvero così? Di certo se i contagi continueranno a crescere in questo modo non si potrà non prendere in considerazione.
Le parole del suo ultimo decreto sono state queste:

La strategia attuale non può essere la stessa attuata in primavera. All’inizio della pandemia ci siamo scoperti privi di attrezzature per la terapia intensiva e sub-intensiva, privi di mascherine, non eravamo in grado di fare test. In questi mesi abbiamo lavorato intensamente. Siamo già pronti a distribuire alle regioni 1600 attrezzature per le terapie intensive e sub-intensive, siamo partiti da zero per le mascherine ma adesso ogni giorno ne produciamo 20 milioni e siamo tra i pochi paesi a distribuire ogni giorno gratuitamente a ogni studente una mascherina.

Speriamo che le parole del Presidente del consiglio non mutino nel tempo e si possa tornare, lentamente, alla normale vita di sempre.

diretta conte

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