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Cordone ombelicale: tutto quello che c’è da sapere

Cordone ombelicale

Il cordone ombelicale collega la placenta ed il feto. Il cordone a termine della gravidanza è lungo circa 60 cm ed è spesso circa 2- 2,5 cm. Il cordone ombelicale si compone di una vena ombelicale (che porta il sangue dalla placenta al feto) e due arterie ombelicali (che invece seguono un moto diverso , dalla feto alla placenta). L’importanza di questi elementi consente l’efficienza della barriera placentare, cioè della protezione massima che la natura ha previsto per filtrare qualunque stimolo negativo (infettivo, farmacologico, metabolico) proveniente dall’ ambiente esterno e limitando la maggior parte degli attacchi esterni. Inoltre, vi è mai venuto in mente di pensare a come si nutre il feto? Esattamente grazie al cordone ombelicale.

Il cordone ombelicale è flessibile e morbido e può inserirsi nella placenta in diversi modi: centralmente, eccentricamente, lateralmente. All’interno del cordone c’è la presenza della gelatina di Wharton e questo fa sì che nonostante ci sia la placenta di qualche nodo al cordone ombelicale questo non sia fatale per il bambino, anzi lo protegge ulteriormente da eventuali compressioni del cordone ombelicale.

Un altro rischio associato al cordone ombelicale potrebbe essere la presenza di un’ arteria ombelicale unica , che una volta diagnosticata deve essere da input per un’ecografia di secondo livello. Per quale motivo? Semplicemente un’alterazione a carico delle arterie ombelicali potrebbe celare profonde alterazioni che riguardano, invece, il sistema cardio-vascolare fetale e quindi alla mamma possono e devono essere offerte ecografie di approfondimento.

Ancora potrebbe esserci il rischio di un cordone ombelicale corto che ovviamente potrebbe rendere difficile la progressione nel corso del travaglio di parto oppure indurre anche un intempestivo distacco placentare che come sappiamo è molto grave. A volte, invece, un cordone troppo lungo potrebbe causare la presenza di un giro di cordone al collo , che molto spesso non rappresenta un problema, se si tratta di un giro di cordone largo e non serrato.

cordone ombelicale

Ma quando si forma la placenta e quando si forma il cordone ombelicale ? Proprio nelle prime settimane gestazionali da una piccola cellula toti-potente avviene il differenziamento e, cioè, la specializzazione di quella cellula in tanti tessuti, tra cui quello placentare ed embrionale. Tutto avviene prima della quinta settimana e, lentamente, si crea il collegamento tra il precoce disco embrionale ed il tessuto del citotrofoblasto, cioè le cellule che precedono la formazione della placenta effettiva.

A cosa serve il cordone ombelicale? Il cordone ombelicale è il collante principale tra mamma e bambino e consente, insieme alla placenta, tutti gli scambi metabolici: garantisce il trasporto dell’ossigeno verso il bambino e quello dell’anidride carbonica con tutte le scorie verso la placenta, permette il trasporto delle sostanze nutritive e del sangue e tanto altro ancora.

In più, sappiamo benissimo che le cellule staminali del cordone ombelicale rappresentino una risorsa immensa per la potenza che queste cellule hanno nella cura e terapia di determinate condizioni patologiche, soprattutto tumorali. Infatti si può pensare alla conservazione del cordone sia facendo riferimento alla banca del cordone ombelicale , sia informandosi circa i costi della conservazione del cordone ombelicale effettuato in banche private ed esistenti in paesi esteri. Il sangue cordonale rappresenta una fonte di cellule staminali incredibile e salvavita.

Una volta che è avvenuto il taglio del cordone ombelicale , subito dopo la nascita, al bambino resta il cosiddetto moncone ombelicale. Molte mamme si chiedono quando cade il cordone ombelicale e la risposta è molto semplice: una settimana dopo il parto. I neo genitori si preoccupano notevolmente della medicazione del cordone ombelicale. Ma cosa serve in tal caso? Nient’altro che qualche garzina, in modo che si mantenga asciutto il residuo di moncone ombelicale e che lentamente l’ ombelico del neonato possa prendere le caratteristiche normali. Una caduta ombelicale del cordone ombelicale ritardata dovrebbe essere sottoposta all’attenzione del neonato, soprattutto se associata ad arrossamenti ed infiammazioni locali.