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Contrazioni in gravidanza: come riconoscerle

Contrazioni in gravidanza: cosa sono?

Le contrazioni in gravidanza sono ritenute come il momento in cui inizia il travaglio. In realtà, nel corso della gravidanza, possono presentarsi anche in altri momenti. Parliamo ad esempio delle contrazioni di Braxton Hicks, le contrazioni preparatorie in vista del parto. Dunque è importante far luce su questo argomento per evitare di correre in ospedale per nulla, quando invece manca ancora un po’ al parto. Scopriamo dunque come capire quando le contrazioni indicano un parto più o meno imminente.

Contrazioni in gravidanza, come si riconoscono?

Le contrazioni preparatorie, ovvero le contrazioni di Braxton Hicks, possono verificarsi già intorno al sesto o settimo mese di gravidanza. Alcune donne, soprattutto alla prima gestazione, possono preoccuparsi più del dovuto. In realtà servono a preparare l’utero al parto e sono del tutto innocue. Inoltre non provocano dolore, a differenza delle contrazioni vere e proprie che in gravidanza indicano invece il travaglio. Nel video che segue, la Dott.ssa Francesca Ceroni, ostetrica, spiega come riconoscere le contrazioni.

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Contrazioni di Braxton Hicks: come si presentano in gravidanza

Come vi abbiamo detto, oltre alle contrazioni che si verificano durante il travaglio, per poi arrivare al parto, esistono anche le contrazioni di Braxton Hicks. Quali sono le loro caratteristiche? Innanzitutto non sono assolutamente regolari, possono verificarsi una o più volte in un giorno senza però essere ripetute. Inoltre non sono dolorose ma al massimo fastidiose. La pancia infatti si indurisce molto. Sono contrazioni preparatorie in quanto hanno il “compito” di preparare l’utero alla crescita del bambino al suo interno. A controllare queste contrazioni in gravidanza è il progesterone. Non devono essere più di cinque nell’arco di un’ora e spesso sono dovute anche ai movimenti del bambino. Quest’ultimo, al termine della gravidanza, si mette a testa in giù e si prepara all’uscita che avviene con il parto. Se si presentano con una certa frequenza, è bene contattare il proprio ginecologo al fine di effettuare tutte le analisi del caso. Bisognerà controllare che la cervice uterina sia ben chiusa, soprattutto quando manca ancora un po’ di tempo al parto. E’ importante che la gestante abbia modo e tempo di riposarsi evitando sforzi.

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Contrazioni parto: come si presentano

Le donne alla prima gravidanza temono di non riuscire a riconoscere le contrazioni del parto. Esistono due tipologie di contrazioni, quelle renali ed uterine. Le prime si presentano all’inizio del travaglio e vengono avvertite indistintamente dalla donna in quanto possono essere molto dolorose. Si presentano quando la pancia diventa dura e il dolore raggiunge la parte bassa della schiena e i reni. Se si avvertono queste contrazioni in gravidanza, in prossimità della data presunta del parto, è bene contattare il ginecologo per avvertirlo. Durante il travaglio, per trovare un po’ di sollievo per via delle contrazioni renali, può rivelarsi utile fare un bagno caldo. Inoltre anche muoversi e fare delle respirazioni può dare un po’ di sollievo. Le contrazioni uterine possono anche verificarsi senza che il travaglio stia per iniziare. Si avvertono con la pancia dura, contratta, e durano meno di un minuto. A volte dipendono anche dai movimenti del bambino nella pancia.

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Gravidanza: contrazioni del parto regolari e ravvicinate

La regolarità è la principale caratteristica per riconoscere l’avvicinarsi del parto. Le contrazioni, con l’avanzare del travaglio, diventano sempre più ravvicinate e la distanza di tempo che le separa è sempre la stessa. Più sono ravvicinate, più è possibile che il parto sia imminente. Non serve andare in ospedale troppo tempo prima, una parte del travaglio si può trascorrere anche in casa se le contrazioni non sono ravvicinate. Quando però alla fine della gravidanza le contrazioni iniziano a diventare più frequenti, è meglio raggiungere il luogo scelto per il parto.

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