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Contatto pelle a pelle tra neonato e papà: i benefici

Il tatto è un senso fondamentale per il bambino appena nato. Il piccolo attraverso il contatto riesce a scoprire nuove sensazioni, a riconoscere i propri genitori e ad instaurare con loro un legame. Molto spesso dopo il parto naturale nei reparti di ostetricia dei vari ospedali viene incoraggiato il contatto pelle a pelle, ovvero il contatto diretto con il bambino. Protagonisti di questo contatto sono il bambino e la mamma. Il papà, che ricopre un ruolo fondamentale nella vita del piccolo, spesso viene escluso. Viene infatti privilegiato il contatto con la mamma, ma anche quello con il papà è molto importante e ha benefici sia per il piccolo sia per il genitore.

I benefici del contatto pelle a pelle con il papà

Il bambino riceve innumerevoli benefici dal contatto pelle a pelle con i genitori. Il neonato già conosce la mamma perché ha vissuto con lei nove mesi. Il papà invece è un mondo nuovo da scoprire. Attraverso il contatto diretto si crea un legame anche con il papà: il piccolo con il passare dei giorni imparerà a conoscere l’odore del padre e lo inizierà a considerare come una figura familiare. Il bonding, ovvero quel legame speciale tra neonato e genitori, si rafforzerà con il passare dei giorni. Più il piccolo conoscerà il papà più si sentirà legato a lui.

Il contatto con il papà rilasserà il bambino e lo tranquillizzerà dopo il trauma del parto. Il piccolo si sentirà protetto a contatto con il papà. Le sue grandi spalle saranno fin da subito per lui un riparo sicuro. Per far sì che tutto ciò avvenga basta appoggiarlo al proprio petto pochi minuti al giorno in un momento rilassante, ad esempio dopo l’allattamento o dopo il bagnetto. Il bambino imparerà a riconoscere il battito del cuore e il respiro del papà, inserendolo così nelle proprie figure familiari.

Per rafforzare il contatto pelle a pelle il papà può fare anche dei massaggi al proprio piccolo per farlo rilassare ancora di più. Il papà può anche sussurrare delle parole, in modo che il neonato impari a conoscere anche la sua voce, o cantare una ninna nanna. Il bimbo beneficerà di questo contatto, tanto che spesso sul proprio viso si possono vedere sorrisetti e smorfie di piacere.