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Allattamento al seno: conservazione del latte materno

Allattamento al seno

Il latte materno contiene moltissimi nutrienti necessari per la prima fase della vita dei bambini. Le mamme che non possono rispettare i tempi del neonato per le poppate come possono fare in modo che il piccolo abbia il suo latte? Basta provvedere alla corretta conservazione del latte materno! Si può conservarlo anche in frigorifero, ma occorre seguire alcune piccole regole, necessarie per il corretto mantenimento di questo alimento così prezioso.

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Latte materno

Il latte di mamma è un alimento estremamente pregiato, in quanto unico e completo di tutto ciò di cui necessita un neonato per crescere bene. Inoltre, esso è molto importante anche dopo la fase neonatale, come integrazione di un’alimentazione più varia. Si tratta di un alimento ricco di tutti i nutrienti fondamentali per lo sviluppo del bambino e alle giuste concentrazioni. Contiene anche anticorpi, necessari per l’accrescimento delle difese immunitarie del piccolo. La quantità del latte è sempre giusta, perché regolata dalla suzione del bambino stesso, per cui risponde ai bisogni e alla richiesta del neonato, sotto tutti i punti di vista. Consideriamo anche la praticità del latte materno: è sempre pronto, alla temperatura ideale, non necessita di altri strumenti e permette a mamma e bambino di condividere un momento di intimità per rilassarsi insieme e consolidare il loro rapporto sempre di più.

Allattare

Nella vita di tutti i giorni, dunque, protegge da infezioni respiratorie, dall’insorgenza di otiti, da diarrea, allergie, asma. Riduce anche l’eventuale rischio di insorgenza di patologie come il diabete, l’obesità, la leucemia, le malattie cardiovascolari. Proprio per questo motivo, è preferibile prolungare il più possibile l’allattamento al seno. Le mamme lavoratrici che ad un certo punto devono rientrare a lavoro, devono essere organizzate per mettere a disposizione il latte per il proprio piccolo durante le ore del distacco.
Quando non è possibile allattare direttamente il proprio bambino, come facciamo ad evitare di sostituire il nostro latte con quello artificiale? Conservandolo e dando al piccolo il latte di mamma all’occorrenza!

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Tiralatte

Basta munirsi di un tiralatte, che permetta di prelevare con facilità il latte dal seno, mimando il gesto della suzione sull’areola, soprattutto per chi non vuole effettuare la spremitura del seno. Ne esistono di diversi tipi, con funzioni che facilitano sempre di più la raccolta del latte. Inoltre, bisogna disporre di contenitori di plastica rigidi o apposite bustine (Pump & Save) a chiusura ermetica per procedere alla conservazione del latte materno tirato. Come mimare una poppata nella maniera tale da assicurarsi che venga conservata una quantità sufficiente di latte?

tiralatte

Generalmente si consiglia di effettuare almeno 7 prelievi di latte al giorno, per una durata di circa 15-20 minuti. Dipende però dalle esigenze: una mamma che lavora metà giornata avrà bisogno di tirare il latte da fornire al bambino solo nelle ore in cui è assente. In merito alla quantità, invece, basta autoregolarsi eseguendo una prima prova e adattandosi per le volte successive. Esistono anche dei metodi di calcolo approssimativo, che utilizzano come variabile il peso del neonato, per risalire alla quantità di latte di cui dovrebbe aver bisogno in 24h. In questo modo sarà più semplice avvicinarsi al suo fabbisogno individuale e regolarsi per il susseguirsi delle varie poppate.

La formula consiste nel dividere per 10 il peso del neonato espresso in grammi, sommare al risultato ottenuto il numero fisso di 250. La cifra risultante darà all’incirca la quantità di latte necessaria in 24 ore. Basterà, poi, dividere questa cifra (che equivale al fabbisogno giornaliero) per il numero di poppate a cui è abituato il bambino. Ottenendo così un’approssimativa quantità utile a saziare il piccolo ad ogni poppata Come conservare il latte materno correttamente? È opportuno fare il tutto rispettando l’igiene, la sicurezza e la qualità del latte non è così complicato.

Conservazione latte materno

In base ad alcune indicazioni del Ministero della Salute, la conservazione del latte materno può avvenire in vari modi.
Conservazione del latte materno a temperatura ambiente: 3-4 ore, se la temperatura è inferiore a 25° C (in estate, con temperature più elevate, meglio evitare); 24 ore e temperature <15° C (per esempio, in borsa termica con blocchetti refrigeranti).
Conservazione del latte materno in frigorifero: 24 ore, in frigorifero a 0-4° C nel caso di latte scongelato); fino a 4 giorni, in frigorifero a 0-4° C nel caso di latte fresco; fino a 3 mesi, nel settore freezer con sportello autonomo dentro un frigorifero.
Conservazione del latte materno congelato: fino a 6 mesi, in un freezer a -20° C; fino a 3-4 mesi in un freezer a -18° C; fino a 2 settimane in un freezer a -15° C.

conservazione del latte materno

Latte materno conservazione

Per garantire una conservazione ottimale dal punto di vista igienico-sanitario, è necessario adottare una serie di comportamenti precisi. Ad esempio, è necessario lavare bene il tiralatte, in ogni sua parte, con acqua saponata calda. Lo stesso vale per i contenitori in vetro o plastica nei quali il latte verrà inserito. Nel caso di bimbi molto piccoli, è meglio sterilizzare sempre i componenti prima del riutilizzo. Segnare la data di conservazione su un’etichetta da porre sul contenitore è molto importante. In questo modo si consumerà sempre prima il latte meno fresco, non sprecando la scorta che si possiede. Non bisogna mischiare il latte fresco con quello refrigerato.

conservazione latte materno

Se si vuole aggiungere il latte appena estratto al latte già raffredato bisogna prima portarli entrambi alla stessa temperatura (raffreddare adeguatamente il latte appena estratto). Conservare nelle zone centrali del frigo in fondo, non nello sportello, che è più soggetto a sbalzi termici. Nella zona centrale la temperatura e più fresca (4°C) e garantisce la conservazione dal punto di vista igienico-sanitario e organolettico dell’alimento. Evitare di aprire il frigo troppo spesso, soprattutto nei periodi estivi, per non alterare il processo di conservazione.

Conservazione del latte materno

Ribadiamo il fatto che una conservazione a temperatura ambiente si riferisce a una temperatura inferiore ai 25°C. Dunque evitate di lasciare il latte fuori dai dispositivi refrigeranti. In presenza di temperature molto calde, non conviene utilizzare questo metodo nel caso di un alimento così delicato e prezioso. Un altro accorgimento utile è quello di non riempire mai completamente i contenitori da congelare (3/4 del contenitore è la misura più giusta), perché l’alimento aumenta di volume.

latte materno conservazione

Applicate etichette impermeabili e successivamente scongelate il latte all’interno del frigorifero durante la notte. Ciò prevede tempi più lunghi, ma anche una sicurezza maggiore dal punto di vista igienico-sanitario e nutrizionale. Può essere scongelato anche a bagnomaria se l’utilizzo è immediato, ma mai in forno a microonde, la procedura provocherebbe la perdita della componente immunitaria oltre che il danneggiamento di altre sostanze importanti al nutrimento. In alternativa è possibile tenere la bottiglia o la sacca sotto l’acqua calda (massimo 37 °C). Infine, meglio non scuotere, ma compiere un movimento delicato per mischiare il latte.

Allattamento

Seguendo questi piccoli accorgimenti sarà possibile garantire al proprio bambino tutti i benefici del latte materno aggirando gli ostacoli che lo stile di vita, il lavoro o altre circostanze secondarie ci impongono. Ricevere il latte di mamma è per ogni bambino un diritto e una preziosa risorsa per il proprio sviluppo psico-fisico. Una mamma che conosce il valore di questa importante risorsa ha la motivazione giusta per non permettere che il proprio bambino ne faccia a meno!