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Come viaggiare in gravidanza senza problemi

L’estate è tempo di vacanze e la necessità di riposarsi aumenta proprio se si è in dolce attesa. Ovviamente, prima di effettuare un lungo viaggio si deve tenere presente lo stato interessante in cui ci si trova, così da poter valutare non solo una meta adatta, ma anche il modo migliore per arrivarci. Sarebbe giusto, se si può, programmare una vacanza dopo i primi 3 mesi semplicemente perché il fisico inizia ad adattarsi alla gestazione, mentre nell’ultimo trimestre sarebbe più prudente non spostarsi troppo.

L’ unico mezzo di trasporto sconsigliato è la moto , mentre deve essere prediletto invece quello che permette di arrivare più velocemente possibile al posto deciso. Quindi, indistintamente dalla modalità di viaggio e dalla meta scelta, è importante che se si decide di partire si mettano in valigia delle scarpe comode, ed una serie di indirizzi utili di strutture ginecologiche limitrofe al luogo di vacanza. Prima del viaggio è comunque preferibile informare il proprio dottore e sottoporsi ad un piccolo controllo clinico.

La macchina: va bene per viaggi non molto lunghi, ed è bene indossare sempre la cintura di sicurezza, soprattutto se la vettura presenta un airbag, perché nel male augurato caso dovesse avvenire un incidente il trauma sarebbe maggiore se sprovviste della protezione della cintura. Inoltre, con la macchina le soste per recarsi ad un autogrill si possono decidere nel momento del bisogno e si può attivare o disattivare autonomamente l’aria condizionata.
In autobus: a differenza dell’auto è il conducente a decidere quando fermasi per sgranchire le gambe e non tutti i pullman sono dotati di toilette, quelli che li hanno sono logicamente piccole e strette, e l’aria condizionata è centralizzata.

In treno: il viaggio può sembrare comodo, si può passeggiare per il corridoio, ma è meglio scegliere al momento del biglietto un posto vicino alla toilette anche se questa risulta logicamente poco confortevole per i movimenti dei vagoni sulle rotaie.
In aereo: in genere le compagnie aeree fanno volare le donne incinte che però non superano le 36 settimane gestazionali, quindi è bene portare un certificato che attesti la data presunta del parto.
Le navi e i traghetti: risultano i mezzi di trasporto più confortevoli quando si è incinte a meno che non si soffri il mal di mare e poi è sempre presente a bordo un’assistenza medica.

Se si decide una meta estera è bene informarsi sull’eventualità di sottoporsi a delle vaccinazioni obbligatorie prima della partenza in quel determinato Paese che però logicamente non possono esser fatte durante la gravidanza, quindi è meglio optare per un altro luogo del mondo da visitare. Bisogna porre massima attenzione anche a ciò che si decide di mangiare: provare pietanze estere non potrebbe essere una buona idea se non si è abituate precedentemente ai sapori nuovi. E’ sempre meglio non bere bevande contenenti del ghiaccio e assumere alimenti ben cotti, per evitare la cosiddetta dissenteria del viaggiatore.