foto_ecografia

Come si valuta il liquido amniotico?

Nel corso della gravidanza, diversi sono i controlli che una donna effettua per vedere che tutto proceda in modo tranquillo e regolare. Tra i tanti parametri, soprattutto a partire del secondo trimestre in poi, uno è quello che viene tenuto presente più spesso: la valutazione del liquido amniotico. Il liquido amniotico può essere valutato ecograficamente, ma come si fa a capire se la sua quantità è regolare e che non si tratti di condizioni di riduzione o eccesso dello stesso?

Esistono due metodiche di “misurazione” ecografica: uno è quello della tasca massima e uno è quello dell’ AFI (Indice di flusso amniotico).

Bisogna sapere che il feto è circondato dal liquido amniotico e bisogna immaginare la pancia della mamma divisa in quattro quadranti, all’ interno dei quali ci sono sia le varie parti del corpo fetale ma anche il liquido amniotico, che si può vedere come la parte in nero nell’ ecografia.

La misurazione della tasca massima si effettua considerando (sulla base dell’esperienza del ginecologo o dell’ostetrica) la sezione dove c’è più liquido (la falda massima) e la misura. I valori limite sono 2 e 8 per individuare situazioni da approfondire.

Invece, misurare le quattro tasche semplicemente consiste nel ripetere la stessa operazione 4 volte per tutti i quadranti immaginari, così da avere valori che nella normalità saranno compresi tra 50 e 250, sulla base della somma del liquido di ogni singola sezione.

Tutto questo rassicurerà la donna sullo stato di benessere suo e del suo piccolo.

 " data-cycle-speed="750" > ecografia afi Ecografia Cornice Ecografia
<
>