autismo infantile

Come riconoscere l’autismo: i segnali da capire

Come riconoscere l’autismo

L’autismo è una patologia per la quale ancora non è stata trovata una cura, ma alcuni interventi specialistici possono agevolare la gestione della stessa e favorire l’autonomia del soggetto autistico. Possono svilupparsi differenti forme di autismo, le quali differiscono anche per la gravità della patologia. Per questo motivo oggi si parla ormai di spettro autistico. I sintomi dell’autismo non sono facili da riconoscere, ma spesso molto simili tra le varie forme di manifestazione dello spettro autistico.

Autismo

Cos’è l’autismo e come riconoscerlo? Molte persone non hanno ancora chiaro cosa sia e come si manifesti tale patologia, per questo motivo è importante chiarirne i tratti tipici. In passato i bimbi autistici erano considerati affetti dallo stadio infantile della psicosi, mentre oggi si sa che l’autismo è un disturbo neurobiologico con caratteristiche proprie e un andamento stabile. I tratti autistici si manifestano secondo varie forme ed in qualche caso il bimbo autistico tende al miglioramento con il passare del tempo.

Autismo sintomi

Proprio la definizione di spettro autistico, evidenzia il fatto che i sintomi dell’autismo possono essere molto differenti. Essi permettono anche di risalire a vari quadri clinici, più o meno severi.
L’autismo è caratterizzato dall’incapacità di interagire con il mondo esterno. Spesso si manifesta con un forte ritardo nello sviluppo del linguaggio. In genere c’è un evidente atteggiamento di chiusura nei confronti degli altri, mancato apprendimento del linguaggio o inappropriato utilizzo della comunicazione verbale.

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Autistico

L’autistico ha in genere la tendenza a isolarsi, a ripetere particolari comportamenti, o assumere strani atteggiamenti, a non capire le espressioni e gli atteggiamenti considerati normali. I sintomi di autismo non sono uguali per tutti, inoltre variano a seconda della gravità del quadro clinico.

Autismo infantile

Negli ultimi anni si è fatta sempre più comune l’idea che l’autismo sia in consistente aumento. In realtà è più probabile che il numero di casi registrati sia superiore rispetto al passato perché c’è una maggiore conoscenza della malattia. Da ciò deriverebbero maggiori possibilità di diagnosticarla, e quindi maggior riscontro di casi di autismo nei bambini.

Bambini autistici

Oltre a studi finalizzati a come riconoscere l’autismo, molte ricerche statistiche hanno fatto emergere importanti dati. Attualmente si stima che i disturbi dello spettro autistico riguardino 4-6 bambini ogni 1000 nati. La prevalenza è nei maschi, in un rapporto di 4:1. Non è consigliato fare diagnosi fai da te o creare allarmismi che potrebbero rivelarsi del tutto inutili. Basta comunicare eventuali anomalie del comportamento, riscontrate nel proprio bambino, ad uno specialista, che si occuperà della decisione che permette di proseguire o meno le indagini o di rassicurare i genitori.

autismo

Bambino autistico

Intorno ai due anni di età si può fare diagnosi di autismo. La diagnosi spetta al neuropsichatra infantile, a cui in genere i genitori vengono indirizzati dal pediatra di base, o gli specialisti che notano la presenza di comportamenti che possono fare da campanello d’allarme e che i genitori potrebbeo non cogliere subito.

Autismo lieve

Inizialmente il bambino non tende le manine verso la mamma per essere preso in braccio, non manifesta reazioni particolari quando la mamma compare, reagisce poco ai suoni, è particolarmente irritabile. Non manifesta interesse nei confronti di giochi che spesso divertono i più piccoli, non si diverte se gli si cantano canzoncine. Può non pronunciare alcun monosillabo o non comprendere i divieti. Non ubbidisce a semplici ordini, non reagisce alle lodi.

Autismo cause

Le cause dell’autismo non sono ancora del tutto chiare, anche se gli ultimi studi condotti permettono di avere una maggiore conoscenza dell’argomento. L’ipotesi attualmente più accreditata sostiene che il disturbo si sviluppi come conseguenza di un’alterazione a livello cerebrale determinata dal fattore genetico. L’alterazione cerebrale a cui generalmente ci si riferisce è rappresentata da un problema relativo ai cosiddetti “neuroni specchio”, cellule specializzate che governano l’empatia.


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Fin ora non è stata scoperta alcuna cura davvero efficace per l’autismo. Esistono però interventi di riabilitazione che possono far raggiungere al bambino un certo livello di autonomia. I trattamenti di riabilitazione prevedono sempre il coinvolgimento dei genitori. Quando emerge un simile problema è consigliabile affidarsi ai servizi di neuropsichiatria infantile della ASL del proprio territorio.