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Come riconoscere i nei pericolosi nei bambini

Avete molti nei? Quanti nei hanno i vostri bambini? Quanti fin dalla nascita? Sapete che alcuni tipi di nei hanno una maggiore probabilità di evolversi in carcinomi. Siete in grado di capire quali nei possono essere pericolosi?< !--more-->

Ecco alcune indicazioni per imparare a riconoscere i nei pericolosi nei bambini:

  • Crescita repentina
    Alcuni nei possono essere congeniti, cioè presenti fin dalla nascita. Questo tipo di neo, specie se di piccole dimensioni (intorno ai 2 cm), è, nella maggior parte dei casi, innocuo, cioè non provoca, anche nel lungo periodo, alcun problema di salute. Nel caso in cui, invece, si tratti di un neo congenito gigante, cioè di dimensioni pari o superiori ai 20 cm, ci può essere un rischio di melanoma maggiore e dovrà quindi essere sottoposto a controlli costanti.
    I nei congeniti crescono parallelamente alla crescita del bambino, pertanto è normale che, nell’arco del tempo, anche un neo molto piccolo si ingrandisca. Se però, il neo tende a crescere molto velocemente, cioè si ingrandisce molto nell’arco di un breve periodo di tempo, questa crescita rapida può essere il segnale di una forma maligna.
  • Cambiamento di colore
    Anche una variazione di colore del neo, dal marrone chiaro al marrone molto scuro o al rosso, specie se rapida, può essere un segnale preoccupante che necessità di un controllo specialistico dermatologico.
  • Forma irregolare
    I nei asimmetrici con bordi irregolari, frastagliati e sfumati possono essere pericolosi, pertanto, anche in questo caso, è necessario far controllare l’epidermide del bambino con una visita dermatologica accurata, durante la quale il dermatologo, probabilmente, sottoporrà il neo all’esame della epiluminescenza, cioè una tecnica diagnostica non invasiva che consente il riconoscimento delle lesioni pigmentate cutanee, valutandone approfonditamente colore e struttura di superficie.

Per fortuna, i dati statistici ci dicono che il melanoma in età pediatrica è un evento abbastanza raro, nonostante ciò, saper riconoscere i nei problematici può risultare molto utile in modo da agire in maniera rapida ed efficace nel caso di una sospetta lesione melanocitaria.

Nella valutazione, può risultare utile, inoltre, avere alcune informazioni di carattere generale sui nei, come ad esempio che la loro quantità aumenta gradualmente durante la prima decade di vita, cresce in modo esponenziale durante l’adolescenza, si stabilizza intorno ai 30-40 anni e poi, si riduce nella tarda età adulta.

La formazione dei nei è in parte dovuta a caratteristiche ereditarie, se i genitori hanno molti nei, probabilmente i loro figli, nel corso della loro vita ne verranno anch’essi comparire molti.
La maggior parte dei nei, tuttavia, non hanno una ragion d’essere, in quanto anche la scienza medica ignora il motivo della loro formazione.

Esistono, poi alcuni fattori di rischio che devono essere presi in considerazione e possono essere determinanti nella decisione di sottoporre nostro figlio ad un controllo dermatologico. I fattori a rischio sono: il fototipo cutaneo con capelli chiari, occhi chiari, lentiggini, scarsa capacità di abbronzarsi, facilità all’eritema solare; la familiarità al melanoma; la presenza di un nevo congenito e l’immunosoppressione, cioè la mancanza di una risposta da parte del sistema immunitario. Questi fattori di rischio possono rappresentare una maggiore propensione allo sviluppo di lesioni anomale, pertanto devono essere monitorate con maggiore attenzione.

Al di là della presenza o meno dei nei, come sappiamo, l’epidermide dei bambini è molto delicata, pertanto, sia quando andiamo al mare che in montagna è importante proteggere la pelle e scegliere la crema giusta.