Come prepararsi al parto
Man mano che il pancione cresce, il desiderio di avere il nostro bebè tra le braccia è sempre più forte. La curiosità di vedere il suo viso aumenta di pari passo con il timore del parto. Come fare, allora, ad alleggerirci da queste paure? Ecco alcuni suggerimenti su come prepararsi al parto.
Prendere confidenza con il proprio corpo e conoscere i cambiamenti inerenti la gravidanza saranno strumenti utili su come prepararsi la parto. Con l’aiuto di esperti possiamo optare per una dieta che mantenga l’organismo tonico e in forma per affrontare le fatiche del parto, sia esso naturale che operativo. Una costante attività fisica, salvo i casi in cui è sconsigliata o vietata dal medico, permetterà di allenare la muscolatura, soprattutto nella zona pelvica, consentendo anche una rapida ripresa.
Il bambino che cresce dentro di noi è un essere capace di relazionarsi con la sua mamma. Iniziare a conoscerlo già nel pancione ci aiuterà ad affrontare le fasi del travaglio e del parto con maggiore consapevolezza. Sentiremo davvero di aiutare il nostro piccino a nascere.
Parto
Organizzare al meglio il parto ci consentirà una maggiore tranquillità. Possiamo decidere dove partorire, in quale ospedale o punto nascita. In base alle peculiarità del parto, se questo possa avvenire in modo naturale o meno, il ginecologo ci potrà aiutare a scegliere la struttura più idonea per la nostra sicurezza e quella del nostro piccino.
Travaglio parto naturale. Se il parto avverrà in modo naturale magari desideriamo affrontare il travaglio in acqua. Sono molte le strutture che offrono questo servizio. Oppure desideriamo sapere quali tipi di anestesia propongono i vari punti nascita. In alcuni ospedali si può chiedere l’anestesia locale, epidurale o spinale. Arrivare informate al momento del travaglio ci tranquillizzerà.
In quasi tutti gli ospedali italiani viene garantito il rooming-in, ovvero la possibilità di avere il bebè in camera con la mamma per il periodo del ricovero. Una buona prassi è quella di conoscere alcune ostetriche del punto nascita scelto. Ci daranno le informazioni che desideriamo non solo sulle procedure, ma anche su ciò che serve per noi e per il piccino durante il ricovero.
Parto naturale
Quanto dura il parto naturale? Sarò in grado di affrontarlo? Quante volte ci poniamo questo interrogativo! Un aiuto in questo caso è quello di frequentare il corso pre parto, proposto dal consultorio competente per territorio. Personale sanitario tra cui ostetriche, ginecologi e pediatri ci guideranno in questa nuova e meravigliosa esperienza.
Le ostetriche ci illustreranno le fasi del travaglio parto naturale, indicandoci le posizioni migliori per favorire la discesa del bebè nel canale del parto. Anche i papà sono invitati a qualche incontro per avere informazioni su come aiutare la compagna ed il piccino a nascere.
Durante questi corsi verranno insegnati gli esercizi di respirazione durante il travaglio, fondamentali per non disperdere le forze e concentrarsi sul qui e ora. Le contrazioni vengono paragonate ad un onda, seguire con la respirazione il movimento dell’onda, visualizzandola aiuterà a prepararsi al parto.
Possiamo integrare a quelli pre parto dei corsi di yoga, utili non solo per migliorare la respirazione durante il parto, ma anche per preparare il nostro corpo ed il nostro mondo emotivo a questa indimenticabile esperienza. L’attività fisica aiuta a ridurre l’ansia, un corso di aquagym ci permetterà di ridurre i disagi fisici afferenti la gravidanza, come la ritenzione.
Anche le gestanti a cui è stato prospettato un parto cesareo, là dove il medico non si oppone, possono praticare un corso che unisca all’attività fisica una patica spirituale. Il risultato sarà ottimo per una più veloce ripresa dall’intervento. Per non parlare di tutte le iniziative volte a far emergere l’aspetto artistico, ludico necessario ad entrare in contatto con il proprio corpo. Ballo del ventre, arteterapia, mandala, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Il parto
Ci sono persone che hanno bisogno di avere tutto sotto controllo. Per prepare il parto con maggiore serenità organizziamo tutto ciò che ci occorrerà al rientro a casa. Dalla culla al corredino, dal fasciatoio alle garze sterili per medicare l’ombelico.
Quando fare la valigia per il parto? La data del parto indicataci dal medico è presunta. Non si ha la certezza che il bambino nasca proprio quel giorno. Per non farci cogliere impreparate un mese e mezzo prima iniziamo a preparare la valigia. Nel punto nascita scelto possiamo ritirare la lista con ciò che serve per il parto e la degenza.
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Non dimentichiamo la cartellina clinica con le analisi e le ecografie fatte nei 9 mesi. Teniamole sempre vicine alla valigia, così in caso di ricovero anticipato non dobbiamo raccogliere i documenti per tutta casa. Un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria della futura mamma non dovranno mancare.