C’è chi si trova benissimo con quello pieghevole, chi lo prepara sopra una vecchia cassettiera, chi si attrezza con un semplice tavolo spazioso e chi se lo fa fare su misura. Nei primi mesi di vita del bambino, il fasciatoio sarà la vostra “centrale operativa” ed è necessario che sia come lo desiderate e come lo sentite più vostro.
Come si può organizzare il fasciatoio? Innanzitutto dovete fare i conti con lo spazio che avete a disposizione. L’ideale sarebbe di poterlo installare in bagno, in modo che abbiate vicino il lavandino e la vasca, per lavare il piccolo per il cambio o per il bagnetto. Molti adottano la vecchia strategia di creare una postazione-fasciatoio sopra la lavatrice, altrimenti sopra un mobiletto del bagno.
L’importante è che il piano sia spazioso: voi non dovete perderlo di vista neanche un secondo, in ogni caso il neonato non è mai completamente immobile, neppure nei suoi primi giorni di vita, e prima o poi comincerà a muoversi, imparando anche a rotolare. Se lo spazio non è sufficiente, c’è il rischio che possa cadere e farsi male, anche sotto la vostra osservazione.
In alternativa una postazione per il cambio può essere ricavata nella cameretta del bambino o, nei primi mesi di vita del bebè, anche in camera dei genitori: potrete cambiare il piccino senza dover cambiare stanza ed allattarlo immediatamente dopo, con il minimo sforzo!
A prescindere dalla stanza dove lo terrete, l’importante è che il fasciatoio sia abbastanza alto da consentirvi di non provare dolore alla schiena: specialmente nelle prime settimane, dovrete cambiare il neonato diverse volte durante il giorno quindi è fondamentale che la vostra posizione sia confortevole.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’illuminazione: non sarebbe una cattiva idea mettere una luce – magari colorata e, in ogni caso, non troppo forte – da accendere ogni volta che adagiate il bambino sulla postazione del cambio, oltre alla luce del bagno o a quella solare. Questo semplice accorgimento darà al bambino un chiaro segnale che “sta per succedere qualcosa” e potrebbe dare al momento del cambio un aspetto più giocoso.
Gli oggetti necessari per una buona organizzazione del fasciatoio sono questi: pannolini, alcuni cambi integrali per il bambino (body e tutina, body e completo spezzato, calzini e altro, in base alla stagione), asciugamani, crema o pasta per il cambio, eventuali medicine, pomate o flaconi specifici (per esempio lozione anti-zanzare per bambini, crema post punture…). Se preferite, potete lavare il bambino con le salviette umidificate: le potete fare anche da sole. Se allattate al seno, potete tenere nel fasciatoio anche le coppette assorbilatte. Non dimenticate di mettere sui ripiani o nelle tasche del mobile-fasciatoio anche qualche giocattolino: il momento del cambio sarà così un pretesto anche per giocare un po’ con il vostro bambino.
Personalmente mi sono trovata benissimo con un fasciatoio a muro, sviluppato in verticale, fatto su misura da un falegname: tutto l’occorrente per il cambio è sistemato su alcune mensole, chiuse, sopra il piano per il cambio. Che sia fatto su misura o che sia industriale, se il fasciatoio è strutturato in questo modo è importante prevedere delle ante per chiudere i ripiani, in modo che nessun oggetto, per quanto leggero, possa cadere addosso al bambino.
Io ho sistemato così gli oggetti: sono mamma di due bambini dunque ho messo su un ripiano i vestiti e pannolini del più piccolo; su un altro vestiti e pannolini della più grande; su un ripiano gli oggetti neutri – ossia necessari per entrambi – come i telini monouso da appoggiare sul piano morbido del fasciatoio e gli asciugamani. Sulla mensola più alta infine, ho collocato i medicinali, le creme e i flaconi che i bambini non devono riuscire a prendere autonomamente.
Se volete risparmiare su un mobile che potrebbe esservi utile più avanti, informatevi sui modelli di fasciatoio adattabili a scrivanie o a semplici cassettiere.
