foto_coppia

Come non demoralizzarsi quando non arriva una gravidanza

Nell’immaginario collettivo decidere di mettere al mondo un figlio è visto come un evento naturale, probabilmente l’evento naturale per eccellenza. Per questo motivo quando una coppia che definiamo ‘sana’ da questo punto di vista (ovvero quando a livello medico non sono state riscontrate difficoltà di concepimento) non riesce nell’immediato a realizzare il sogno di diventare genitori e fa collezione di tentativi falliti, spesso cade preda di una serie di sentimenti negativi che aumentano ulteriormente la tensione. Lo stress (lo sapete che è tra le cause principali dell’infertilità?), una sorta di senso di colpa, la severa autocritica di aver sbagliato, soprattutto se, come oggi capita sempre più spesso, si attende la soglia dei 30 anni per avere un figlio.

L’attesa che appare infinita di restare incinta ha ripercussioni psicologiche pesanti soprattutto sulla donna che inizia a sentirsi ‘sbagliata’ e finisce nel loop stressante di aspettare con ansia ogni mese, supplicando che le mestruazioni non arrivino, primo segnale importante di una possibile gravidanza. E invece il ciclo arriva, eccome se arriva, più puntuale del solito e per la donna ciò vuol dire l’inizio di un altro lungo mese di attesa snervante e di tentativi diventati oramai consuetudine nella vita di coppia (ma dopo quanto tempo è il caso di rivolgersi alla scienza?).

Inevitabilmente questo stato di cose provoca strascichi anche sul rapporto con il partner, che noi vorremmo diventasse una sorta di macchina da guerra , a perenne disposizione nei giorni di fertilità in modo da non sprecare la benché minima occasione di restare finalmente incinte.

Invece uno dei primi consigli che danno gli psicologi è proprio di non finalizzare la vita intima alla procreazione, non c’è bisogno di avere rapporti a raffica, addirittura due a settimana sono più che sufficienti. Soprattutto permettono di mantenere la vita intima serena e soddisfacente, piuttosto che diventare qualcosa di snervante, una sorta di sfida in cui o si vince insieme o si perde sempre insieme.

Potrà sembrare una cosa difficile da fare, ma solo abbandonando l’ossessione del concepimento è possibile raggiungere quell’equilibrio di coppia che probabilmente è il trucco segreto per diventare una mamma e un papà.