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Come iniziare lo svezzamento

Intorno al quinto o sesto mese, previo accordo con il pediatra, quando il bambino mostra interesse per il cibo “dei grandi” che vede in tavola, riuscendo a stare seduto sul seggiolone, possiamo iniziare lo svezzamento. Si tratta di un cambiamento importante che richiede calma e pazienza da parte della mamma.

Prima di tutto scegliamo un momento in cui il bambino è sereno e sta bene, quindi iniziamo a proporgli un cucchiaino con la frutta omogeneizzata; di solito si sceglie il gusto alla pera in quanto alimento meno allergizzante e più dolce ed osserviamo la reazione.

Inizialmente il piccolino, mettendo in bocca il cucchiaino succhierà come per poppare il latte, pian piano modificherà l’approccio con il cibo, aprendo la bocca e assaporando questa poltiglia che ha una consistenza diversa dal latte. Per questo è importante proseguire con gradualità, proponendogli per qualche giorno la stessa frutta alla pera, in modo che le sue papille gustative abbiano il tempo di abituarsi ad un nuovo sapore.

I primi giorni, forse, assaggerà solo qualche cucchiaino e successivamente finirà il vasetto. I bambini non sono tutti uguali, alcuni sono più curiosi e disponibili ad assaporare diversi cucchiaini di frutta, altri possono smettere dopo il primo assaggio. In quest’ultimo caso insistere sarebbe controproducente; meglio riprovare dopo qualche ora o, eventualmente, il giorno dopo.

Dopo la pera un altro gusto gradito ai bambini è la mela, sconsigliata se il piccolino è stitico, in questi casi meglio optare per la prugna.

Molti bambini desiderano tenere in mano il cucchiaino. La mamma può darne uno a lui e imboccarlo con un altro. Nonostante le macchie dappertutto, ricordiamoci che il piccolino scopre ciò che lo circonda soprattutto attraverso il tatto, quindi permettiamogli di sporcarsi facendogli toccare e maneggiare la frutta nel cucchiaino, lasciandogliela spalmare sul viso, in questo modo prenderà confidenza con il nuovo cibo.

Altro aspetto da tener presente è l’orario. I bambini hanno bisogno di ritmi ben scanditi; proponendogli la merenda e poi i pasti alla stessa ora andremo a creare un rituale a cui il bambino ben presto si abituerà

Quindi prepariamo il brodo vegetale, con mais e tapioca o crema di riso, per un pranzetto gustoso. Anche in questo caso non aspettiamoci che il bambino finisca tutto; lasciamogli il tempo di prendere confidenza con questa nuova pappa, lasciandolo libero di decidere quanta mangiarne, manifestandogli il nostro apprezzamento anche per un solo assaggio. Sentendosi apprezzato ed accettato, l’ora del pasto rimarrà un momento sereno in cui scoprire nuovi sapori e pietanze.