Quante volte vedendo un neonato tenero e morbido nelle sue rotondità, specie se vestito solo del pannolino, ci è venuta voglia di solleticarlo? Eppure i bimbi nei primi mesi di vita non vivono l’esperienza del solletico come noi ci immaginiamo.
I neonati, infatti, avvertono gli stimoli tattili senza collegarli al mondo esterno e non comprendono la fonte che li ha prodotti. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato nel 2015 nel Current Biology, una rivesta americana specializzata in studi biologici. Secondo questa ricerca sperimentale, sembra, infatti, che i neonati vivano il mondo tattile con una percezione separata e diversa delle altre stimolazioni, che sperimentano attraverso gli altri sensi. La sollecitazione tattile del solletico provoca in loro una reazione, ma i piccoli non vivono la loro risposta in termini di interazione con chi li ha stimolati e percepiscono, invece, il tocco come qualcosa di derivante dal loro corpo.
Il prof. Andrew Bremner della Goldsmiths University Of London, uno degli studiosi coinvolti, ha precisato che i neonati di quattro mesi sono maggiormente in grado di identificare correttamente la parte stimolata nel caso in cui si trovino con gli arti incrociati, rispetto ai bambini poco più grandi, cioè di sei mesi, ma a differenza loro, non riescono a capire che tale stimolo è di natura esterna.
Le implicazioni di questo studio sulla comprensione dei neonati sono diverse, una delle più importanti è che sembra evidenziare come il tatto nei bambini si perfezioni contemporaneamente allo sviluppo della vista. Viene inoltre confermato come il sorriso nei neonati sia inizialmente solo un riflesso e diventi solo successivamente un atto intenzionale.
Dobbiamo quindi smettere di solleticare i neonati? No, se lo facciamo con moderazione, se utilizziamo il solletico come un modo per produrre una reazione, ad esempio far svegliare il piccolo se è ancora molto addormentato ed è ora della poppata, ma non aspettiamoci che risponda al nostro solletico con una risata.
Avremo tempo nei pesi successivi per godere delle sue risate e del suo sorriso, quando, ad esempio intorno ai 9 mesi, il suo sorriso diventerà selettivo, cioè distinto a seconda delle persone che lo circondano, allora si che saremo pervasi dalla gioia e da un grande senso di soddisfazione!