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Come favorire la corretta posizione del bambino prima del parto

Avere un bambino ben posizionato prima dell’inizio del travaglio è una premessa indispensabile per un parto fisiologico ottimale, che favorisca la discesa del piccolo nel canale del parto, grazie all’adeguato adattamento dei diametri della sua testolina a quelli del bacino della mamma. Evidenze scientifiche riportano come le malposizioni fetali siano causa di travagli lunghi, dolorosi, che spesso necessitano di interventi medici.

Come può la mamma favorire questa corretta posizione? Innanzitutto è importante assumere posizioni erette ed inclinate in avanti, soprattutto dal sesto-settimo mese di gravidanza, preferendo le sedie ai divani ed alle poltrone che, sono decisamente più comodi, ma tendono a sospingere all’indietro il bacino materno e quindi il bambino.

Lo stesso accade alle donne che trascorrono lungo tempo in auto, i cui sedili hanno le stesse caratteristiche dei divani. Eventualmente in questi casi, possiamo aiutarci con dei cuscini posizionandoli sotto le gambe o nella regione lombare, così da favorire ugualmente una postura eretta.

Per dormire è importante assumere una posizione laterale, che può essere indifferentemente sia la destra che la sinistra, con dei cuscini dietro la schiena ed eventualmente uno in mezzo alle gambe che, non solo spinge l’addome materno in avanti, ma attutisce il mal di schiena che spesso affligge le gestanti.

Anche l’attività fisica aiuta il piccolo a “posizionarsi” nel pancione; in tal senso, se le condizioni di salute lo consentono, è sufficiente camminare per una ventina di minuti al giorno a passo sostenuto, praticare nuoto, magari partecipando ad un corso di ginnastica dolce o acquagim per gestanti, dove la compagnia e la condivisione di un’attività rende più divertente il trascorrere del tempo.

Nell’ambito della ginnastica dolce vi sono delle posizioni elettive che si popssono praticare anche in casa, tra queste:

– la farfalla: seduta a terra la mamma piega le ginocchia unendo le piante dei piedi, avvicinandole al corpo. Per rendere la posizione più comoda può appoggiare la schiena contro una parete o usare un cuscino nella zona lombare. Questo esrcizio favorisce la circolazione nella regione pelvica, migliora la mobililtà delle articolazioni e aumenta il diametro del canale del parto.
– la rana: la mamma si inginocchia divaricando le gambe, con gli alluci dei piedi che si toccano; in questo modo si favorisce la naturale dilatazione del canale pelvico, rilasciando le tensioni delle articolazioni del bacino. Quando il bambino si avvicina alla nascita il suo peso aumenta, questa posizione rilassa la parte inferiore della schiena.
a carponi: con le braccia allineate alle spalle, è un esercizio che scioglie i muscoli del collo e delle spalle. Per agevolare il rilassamento, il compagno può massaggiare la schiena della donna all’altezza delle reni o picchiettare con le dita sulle spalle.
accovacciata: ideale anche durante il travaglio, questa posizione aumenta la mobilità delle articolazioni del bacino e apre al massimo le pelvi per la progressione del bambino.

Un altro metodo molto efficace, da praticare insieme al compagno, è il massaggio con il rebozo, una sorta di sciarpa, tipicamente messicana, di grandezza rettangolare che le mamme utilizzano anche come fascia porta bebè.

Le ostetriche messicane, pioniere di questa tecnica, esportata poi anche in Italia e oggi utilizzata e consigliata da molti operatori che si occupano di accompagnamento alla nascita, hanno scoperto che la pratica del massaggio alle gestanti con questo tradizionale scialle, può favorire sia il cambiamento di posizione del bambino nell’utero, ma anche il rilassamento della zona addominale materna, facilitando il rilassamento e riducendo il dolore causato dalle dimensioni crescenti del pancione. Le uniche contro indicazioni sono nel caso in cui è diagnosticata una minaccia di aborto o di nascita pretermine.

Ecco alcuni esempi:
stando in piedi, il papà con il rebozo cinge la scchiena della compagna, da sopra la vita ai glutei compresi, cullandola. Questo tipo di massaggio può essere eseguito anche durante l’inizio del travaglio, in quanto facilita la discesa del piccolino nel canale del parto. Spesso i genitori che hanno eseguito questa tecnica, riportavano che una volta terminato l’esercizio, il bambino nella pancia scalciava perchè piacevolomente dondolato, voleva continuare ad essere così cullato. E, ancora, la donna sta carponi, il papà sistema il rebozo sui fianchi avvolgendo l’osso sacro e con i lembi della sciarpa esegue un movimento tipo “pedalata”.

Coinvolgendo il compagno, non solo la mamma avrà un sostegno utile nell’eseguire correttamente questi esercizi e il papà si sentirà utile per il benessere della donna e del figlio, ma la coppia potrà trascorrere dei momenti esclusivi ed unici condividendo la gioia di sentirsi già triade, in ascolto dei bisogni del loro piccolino.