foto_fasciare un neonato

Come fasciare un neonato

Anticamente i neonati venivano fasciati subito dopo la nascita in modo da raddrizzare le loro gambine. C’è da dire che la fasciatura dei neonati è un’usanza trasversale nel senso che si è conservata nei Paesi più diversi e per le ragioni più svariate. Da un punto di vista squisitamente scientifico la fasciatura rassicura il neonato che, trovandosi ristretto in uno spazio limitato, prova una sensazione simile a quando si trovava nell’utero materno. Perciò si sente protetto e dorme meglio. Ma come si fascia al meglio un neonato?

In commercio esistono tantissime fasce con cui stringere il proprio bimbo appena nato, ma basterà anche un lenzuolino in cotone o una copertina leggera. E’, infatti, essenziale che la fascia non sia di tessuto pesante, nemmeno d’inverno, perché il bimbo non deve sudare troppo; inoltre sarebbe meglio utilizzare un cotone organico.

Non facciamoci cogliere dall’ansia: fasciare un neonato è semplice. Si comincia sistemando la copertina su una superficie come il letto oppure il fasciatoio, possibilmente ponendola a forma di diamante; quindi pieghiamo uno degli angoli verso l’interno facendo in modo da ottenere una piega alta più o meno come il bimbo che va poggiato sulla copertina con il collo sul limite superiore della piega. In pratica l’intero corpicino, tranne la testa, va poggiato all’interno della coperta.

Prendiamo il braccio destro del bambino, adagiamolo lungo il fianco e chiudiamo con il lembo destro della coperta facendolo passare sotto la schiena. Poi stendiamo il braccio sinistro e tiriamo su il lembo inferiore della coperta incastrandolo tra la spalla sinistra e l’angolo sinistro della coperta, poi chiudiamo anche il lembo sinistro. I piedini saranno chiusi nella coperta ma liberi di muoversi. Il nostro dolcissimo bozzolo è pronto.

Si consiglia di fasciare il neonato al massimo fino al terzo mese di vita, poi si può passare ai sacchi-nanna (come farlo dormire in un sacco-nanna?).