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Come cucinare la carne durante lo svezzamento

Intorno al sesto mese il bambino nel seggiolone è, finalmente, seduto a tavola con i suoi genitori. L’interesse che prova per gli alimenti sulla tavola e soprattutto per quelli nei piatti della mamma e del papà è uno dei segnali che ci fa capire che è pronto per iniziare lo svezzamento, ovvero il passaggio da un’alimentazione esclusivamente lattea, al seno o artificiale, ad una diversificata, con l’introduzione graduale di cibi indispensabili per soddisfare le nuove esigenze nutrizionali. Dai pezzetti di frutta grattugiata si arriva pian piano ad un pasto che comprende anche le proteine: prima la carne bianca, come il pollo, poi il coniglio, fino ad arrivare a quella rossa.

Com’ è meglio cucinare la carne? Ci sono diverse modalità: oltre alle confezioni di carne omogeneizzate già pronte, è un piacere per le mamme preparare la “pappa” ai propri pargoli.

Dopo averla pesata, sono sufficienti quaranta grammi per un pasto, è possibile cuocerla nel brodo vegetale, quindi frullarla e presentarla al bambino in un unico piatto con la pastina. Il tutto condito con un filo di olio extravergine d’oliva.

E’ bene frullare la carne perchè il bambino ha ancora pochi denti e potrebbe avere difficoltà con la masticazione. Frullandola con metà patata lessa perde anche quel sapore “fibroso” poco gradito ai piccoli.

Anche la cottura al vapore è consigliata dai pediatri, non solo perchè mantiene inalterato il gusto della carne, ma soprattutto perchè non disperde le proteine e non necessita di grassi per la preparazione. Come per la cottura precedente, consente di cucinare nello stesso momento sia la carne che eventuali verdure da aggiungere al pasto, con l’unica accortezza di tagliare a pezzetti più piccoli gli alimenti che necessitano di maggior tempo di cottura. Quindi si passa il tutto nel frullatore con un pochino di acqua di cottura, facendo attenzione a non eccedere con il sale, poco salutare per i bambini.

Quando il piccolo inizia a mettere i premolari possiamo proporgli la carne tagliata a pezzetti e non più frullata e preparare dei manicaretti più saporiti, ma sempre morbidi e facilmente masticabili, come ad esempio polpette, arrosti, svizzere, bistecchine morbide. A questo punto il nostro piccolino è in grado di assaggiare tutti i vari tipi di cottura della carne.

Noi mamme sappiamo bene quanto ogni bambino sia diverso dagli altri, ciascuno con i propri tempi e con i propri gusti. E’ importante non solo introdurre i vari alimenti gradualmente, ma anche rispettare le preferenze dei bambini proponendo piatti a loro graditi e preparandone di nuovi quando il piccolo si mostrerà pronto.

Così il piccolo avrà il tempo per esplorare questo nuovo “mondo alimentare”, imparare l’uso del cucchiaino prima e delle posate poi, aggiungendo un nuovo tassello alla conquista dell’autonomia.