foto_neonato_agopuntura

Come capire il pianto del neonato? Basta guardare i suoi occhi

Perché il neonato piange: le cause

Perché piange un neonato? Tutti i genitori arrivano, per esperienza, prima o poi a capire se é per rabbia, paura o dolore, o semplicemente fame. I ricercatori spagnoli dell’Università di Valencia e della Murcia, sono arrivati a delle notizie. Queste ultime possono aiutare tutti i genitori a capire prima il motivo del pianto dei loro bambini. Lo studio pubblicato sul Giornale spagnolo di psicologia, ha analizzato 20 bambini, di età compresa tra i 3 e i 18 mesi. Di questi bambini è stato valutato il pianto. Esso era legato a tre emozioni: paura, rabbia, dolore.

Il team coinvolto ha studiato quali segnali aiutano gli adulti ad individuare l’emozione che spinge al pianto e hanno concluso che occorre osservarli. Gli occhi dei bambini sembrano comunicare il motivo del pianto.

Infatti, sembra che quando i bambini piangono per rabbia o paura tengono gli occhi aperti, quando piangono per il dolore li tengono chiusi.

Inoltre, bisogna studiare anche l’intensità del pianto. Perché, quando i bambini sono arrabbiati, i gesti e l’intensità della voce aumentano gradualmente, mentre in caso di paura o dolore il suono è subito tanto forte quanto è possibile sia.

perché il neonato piange

Lo studio

I ricercatori hanno osservato che gli adulti fanno più fatica a identificare la causa del problema, quando il pianto è dovuto a paura o rabbia. Il massimo coinvolgimento degli adulti si ha quando il pianto del bambino è dovuto al dolore.

L’attività muscolare del viso è accentuata sulla fasce muscolari della fronte, della bocca e e delle sopracciglia, in tutte e tre le situazioni. Ma quando il bambino si arrabbia tiene gli occhi socchiusi e tiene lo sguardo fisso, la bocca è aperta o semiaperta.

Nel caso della paura, gli occhi rimangono aperti quasi tutto il tempo. A volte i bambini hanno uno sguardo penetrante e spostano la testa all’indietro. In caso di dolore, gli occhi sono serrati e la fronte decisamente aggrottata.

In particolare, se il bambino piange a causa di un dolore si può riconoscere. I muscoli facciali e la fronte sono in tensione. In più, il bambino solleva le guance, spalanca la bocca, chiude gli occhi e li apre solo per pochi secondi.

Il pianto inizia all’improvviso, fortissimo, causato probabilmente dalla fitta di dolore, e poi si placa quando il dolore sparisce, per poi ripresentarsi quando il dolore ritorna.

foto_neonato

Lo studio spagnolo

Questo studio spagnolo indaga sulle cause del pianto dei neonati e dà consigli ai genitori su come interpretare il pianto. Il neonato piange, spesso ininterrottamente. E i genitori, soprattutto se sono al primo figlio, vanno nel panico.


Leggi anche: Come calmare il pianto e le coliche del neonato e bambino con la fitball


Importante è ricordare che il pianto è il principale strumento di comunicazione per il bambino ed è un utile strumento per i genitori per stabilire con lui un legame, soprattutto attraverso il contatto fisico e l’amore.