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Come avere un parto più sereno con l’aiuto della musicoterapia

La musicoterapia è l’insieme di tecniche che utilizzano la musica a scopo terapeutico, pedagogico e psichico. Infatti, è una metodologia che porta dei risultati interessanti e concreti in caso di autismo infantile, di Alzheimer, di disturbi alimentari e dell’umore, poiché è un modo alternativo attraverso cui comunicare, più empatico e meno invasivo. Studi recenti hanno dimostrato la sua efficacia anche durante il parto, soprattutto nella fase del doloroso travaglio, in quanto aiuta le partorienti ad avere un’esperienza meno dolorosa e più serena.

L’ascolto della musica durante il momento finale della gravidanza porta molti benefici, in particolare contribuisce alla realizzazione di un parto dolce, in quanto diventa un vero e proprio analgesico naturale che ha un impatto positivo sia sul fisico che sulla mente della futura mamma. La musicoterapia può essere vissuta in modo passivo e in questo caso la gestante si lascia trasportare dalla melodia delle canzoni, da brani classici o dai suoni della natura. Tale coinvolgimento contribuisce al rilassamento muscolare, alla diminuzione delle sensazioni di panico e riesce ad evocare immagini di momenti felici.

Vivere la musica attivamente significa, invece, cantare ad alta voce. In questo caso le urla di dolore possono essere sostituite da un suono più melodioso e le canzoni canticchiate in sala travaglio aiutano la concentrazione e riescono anche ad aumentare la capacità respiratoria delle pazienti, grazie al continuo movimento del diaframma. Durante l’ascolto o l’esecuzione di un brano musicale, inoltre, vengono prodotte dal corpo, in modo del tutto naturale, le endorfine, che attenuano la percezione del dolore.

La musicoterapia è efficace anche subito dopo la nascita del bambino: è stato dimostrato che chi vive un parto più sereno, grazie alla musica, è subito disponibile ad accogliere il nascituro, la relazione mamma-figlio è più immediata e successivamente può diventare una tecnica da utilizzare per coccolare e calmare il piccolo. Una metodologia questa da sperimentare e da imparare durante il corso pre-parto, dove le ostetriche possono pensare di organizzare un concorso canoro per partorienti.