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Come avere un parto più dolce? Prova il metodo Bonapace

Un parto veloce e indolore è il sogno di ogni neomamma. Soprattutto se si è alla prima gravidanza, la paura del parto, l’incubo dei dolori e il timore di un travaglio lungo e difficile rovinano l’attesa di uno dei momenti più importanti nella vita di una donna. Così, prima dell’evento ci si prepara al meglio con corsi preparto zeppi di tecniche e consigli che vorrebbero rassicurare e dare delle dritte per soffrire meno. C’è però chi offre la speranza che tutto sia davvero sereno: il metodo Bonapace promette un parto senza stress, naturale, sicuro e soddisfacente. Un sogno che si realizza!

Convalidato dal mondo accademico, frutto di anni di ricerca e sperimentazione, si fonda sui principi della neurofisiologia del dolore, ossia sullo studio delle reti di neuroni che regolano la sofferenza fisica. Il metodo Bonapace si prefigge tre obiettivi: favorire la partecipazione attiva del papà, ridurre il dolore con tecniche semplici e dolci, ridurre al minimo la medicalizzazione.

Insomma, i futuri genitori sono chiamati a partecipare assieme alla nascita del proprio piccolo in maniera naturale e con metodologie che consentono una attenuazione reale del dolore nella partoriente.

Il padre viene chiamato a svolgere un ruolo da coprotagonista sostenendo e aiutando attivamente e consapevolmente la partner in un gioco di squadra che ha come fine la nascita serena del bambino, in un contesto armonico che rafforza il legame di coppia. L’inventrice del metodo, Julie Bonapace, ha concentrato la sua ricerca sul trattamento naturale del dolore, senza l’intervento farmacologico. Si tratta di interventi che si basano su controllo del pensiero, massaggi mirati fatti dal papà tra una contrazione e l’altra, il rilascio di endorfina per alleviare le contrazioni.

Rispetto al parto olistico e al parto orgasmico, quello fatto con il metodo Bonapace agisce scientificamente sulle cause della sofferenza per alleviarla e coinvolge per fare questo il futuro papà.