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Come aiutare il neonato a coordinare le mani e gli occhi

Inizialmente, i neonati cominciano ad usare le mani senza partecipare con gli occhi. Tastano un giocattolo senza guardarlo e lo guardano senza toccarlo. Finché il bambino non coordina la vista con il tatto è passivo. Per partecipare invece attivamente deve collegare questi due sensi e imparare a raggiungere, toccare e prendere le cose che vede. Riuscire ad afferrare un oggetto è un processo molto complicato per lui. Come possiamo aiutarlo a coordinare le mani e gli occhi?

Di sicuro, non è possibile insegnare ad un neonato a coordinare le mani e gli occhi perché comincerà ad imparare da solo quando sarà abbastanza “maturo” per poterlo fare. Ma una volta iniziata questa forma di apprendimento definita come coordinazione visivo-manuale, è senz’altro possibile favorirne lo sviluppo. Alcune ricerche hanno dimostrato che nei bambini che ricevono maggiori attenzioni e vengono dati loro degli oggetti interessanti da guardare e maneggiare, la coordinazione visivo-manuale si sviluppa molto più in fretta. E’ quindi importante che i genitori diano ai loro bimbi questo tipo di stimoli.

Nelle prime settimane di vita, il neonato è miope, e vede con chiarezza solo a una distanza di circa 20 centimetri pertanto sarebbe utile mostrargli degli oggetti in modo che possa esercitarsi a metterli a fuoco anche se a questa età, resta il volto umano la cosa più interessante da guardare;

dai 2 ai 2 mesi e mezzo, il neonato è ancora miope, ma è più veloce nel mettere a fuoco, e segue un oggetto in movimento con gli occhi. Sono molto utili i giocattoli che fanno rumore, come per esempio i sonagli, perché attirano l’ attenzione su ciò che sta facendo la sua mano e accelera il collegamento fra ciò che gli occhi vedono e le mani fanno;

dai 2 ai 3 mesi cercherà presto di agire quando gli verrà mostrato un oggetto, cercherà vagamente di colpirlo con la mano più vicina oppure si guarderà la mano, poi l’oggetto e poi di nuovo la mano; a questa fase, non c’è niente di meglio che degli oggetti da colpire: si può appendere un filo sopra la culla con una pallina. Il piccolo la colpirà e a volte riuscirà a coordinare il movimento della mano per far dondolare la pallina; anche appendere un sonaglio è una scelta azzeccata, il bambino scoprirà che colpendo l’oggetto oltre al movimento, provoca anche un rumore;

tra i 3-4 mesi il piccolo potrebbe colpire gli oggetti ma il comportamento tipico consiste nel guardare un oggetto, guardare la mano che si trova più vicina all’oggetto, sollevare la mano verso di esso “misurare” la distanza a occhio e ripetere l’operazione finché riesce a toccarlo. Per aiutarlo non dovete semplificare e quindi mettere direttamente l’oggetto che lui vuole afferrare nella sua mano, dovete pazientare in modo che lui stesso possa raggiungere l’oggetto da solo;

da 4 a 6 mesi il bambino ora riesce a vedere praticamente a qualsiasi distanza e a seguire gli oggetti in qualsiasi direzione. Ha sempre meno bisogno di spostare alternativamente lo sguardo dall’oggetto che vuole prendere, alla sua mano. A sei mesi solleva il braccio e allunga la mano direttamente sull’oggetto che desidera. In questo periodo impara anche a prendere ciò che tocca. Più oggetti gli darete a disposizione, più avrà modo di imparare a raggiungerli direttamente senza guardare prima la mano, ma occorre fare estrema attenzione a ciò che potrebbe raggiungere e che potrebbe andare a finire in bocca come degli oggetti che possono rivelarsi pericolosi.