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Come aiutare i bimbi a camminare? 5 consigli utili

Vedere proprio figlio che inizia a muovere i primi passi autonomamente è uno dei momenti più belli nella vita di due genitori. Smettere di gattonare e cominciare a camminare sulle gambe è, per il piccolo, un traguardo che segnala una crescita fisica e mentale. Per rimanere in equilibrio, infatti, oltre che una buona forza sulle gambe ci vuole anche concentrazione. Molti genitori, pur di velocizzare questo processo, si chiedono se sia possibile aiutare i bimbi a camminare. La risposta è si: vediamo come.

Come aiutare i bimbi a camminare? 5 consigli utili

1. Girello

Il girello è un importante strumento grazie al quale il piccolo può iniziare a camminare da solo, almeno per la casa, sotto la supervisione di un adulto. Tuttavia bisogna far attenzione a questo attrezzo, che potrebbe rivelarsi un falso amico. Il piccolo potrebbe cadere oppure potrebbe sentirsi troppo sicuro nel camminare con il girello, senza consapevolezza dei possibili rischi.

2. Dargli la mano

Il modo più usuale e banale di aiutare il piccolo a muovere i primi passi, è quello di porgergli la mano. Molti bambini, una volta imparato a gattonare, sembra non abbiano alcuna voglia di alzarsi in piedi. Altri, invece, esortano mamma e papà a dargli una mano, letteralmente parlando. Ecco allora che i genitori intervengono per aiutare i piccoli negli spostamenti. Ponete a loro disposizione degli ausili, come il bordo del letto o del divano.

3. Stimolarli

Cercate di far fare ai vostri figli dei piccoli passi, ma anche dei movimenti. Ponete un oggetto più in alto, o più lontano, in maniera tale che le loro gambe e le loro braccia si abituino al movimento, ma soprattutto alla coordinazione. Inizieranno cosi a fare dei piccoli passetti spontaneamente, in maniera tale che la schiena e che le gambe inizino ad abituarsi allo sforzo.

4. Stare sempre davanti a loro

Quando siete certi che vostro figlio abbia capito il movimento giusto, iniziate a lasciarlo andare da solo. Aiutatelo facendolo poggiare al bordo del divano o del letto. Per fare questo, però, è necessario che prima abbiate “messo in sicurezza” la casa. Allontanate dal raggio di azione del piccolo spigoli pericolosi, cassetti della cucina, del bagno, prese della corrente. Mettetevi qualche metro davanti al piccolo, in modo che in casi di caduta e squilibrio siate pronti a farlo rialzare.

5. Se cade, spronarlo ed incoraggiarlo

Se il piccolo dovesse cadere, cosa più che normale, cercate subito di consolarlo e tranquillizzarlo. Evitate rimproveri ed arrabbiature. Il piccolo in questo momento è spaventato: ha provato una cosa nuova, e non è riuscito a portarla a termine. Il suo spavento deve placato immediatamente. Successivamente, cercate di farlo allenare di nuovo: spronatelo a fare meglio. Imparare a camminare è un processo lungo, ma quando il piccolo avrà imparato, vi accorgerete che non esiste soddisfazione più grande.

Camminare è un processo autonomo e spontaneo

Ricordate che questi sono solo consigli per stimolare i vostri figli. Non c’è alcuna fretta per loro di iniziare a camminare, piuttosto questo è un processo che si attua spontaneamente ed autonomamente. Secondo le attuali indicazioni dei pediatri, tutti i tentativi di accelerare la motricità dei bambini non portano ad un reale vantaggio, ma andrebbero evitati in favore di una motricità libera e spontanea. Quindi stimolarli ad alzarsi in piedi si, obbligarli no.