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Che cos’è la sindrome del cambio di stagione nei bambini

La sindrome del cambio di stagione non si manifesta solo negli adulti, ma pare influenzi maggiormente gli anziani e i bambini, ossia chi è fisicamente più debole. Essa avviene 4 volte in un anno e arreca ciclicamente insonnia, sonnolenza, inappetenza, stanchezza, svogliatezza, riniti e asma.

Il disturbo affettivo stagionale (SAD), così viene definito scientificamente, colpisce maggiormente in autunno e secondo alcuni studi sarebbe causato da una variazione del ciclo di melatonina che arreca a sua volta un fastidio del ciclo cicardiano (il ritmo di una giornata di 24 ore). Così durante il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, il peggioramento nei bambini, riguarderà maggiormente i disturbi polmonari o del colon.

Questo cambiamento meteoropatico arreca soprattutto nei piccoli scolari una sorta di letargia in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, provocando una riduzione delle attività quotidiane proprio come l’andare a scuola, con conseguente difficoltà di concentrazione.

Per evitare che i figlioli si impigriscano con il cambiamento di stagione o dimostrino una certa irritabilità, è bene moderare l’uso di carboidrati nei pasti, e sfruttare le ore di luce al meglio, per fare una bella passeggiata all’aperto magari anche subito dopo pranzo.

Non bisogna dar peso all’eventuale nervosismo del piccolo di casa, il quale deve ancora abituarsi ai ritmi stagionali, infatti per un bambino sembrerà strano passare dalla maglietta a maniche corte al golfino chiuso in petto, ciò magari lo irriterà perché ancora reduce di un’estate all’aria aperta, al mare, libera e calda. Con l’autunno fa buio prima, e le giornate sono quindi più corte, spesso piove e inizia a far freddo, tutti questi aspetti, dunque, possono provocare un nervosismo nella creatura che in realtà vorrebbe stare a giocare fino a tardi fuori casa.

In realtà il piccolo deve imparare ad adattarsi ai cambiamenti non solo fisicamente ma anche mentalmente e questo arreca pazienza da parte del genitore. Ecco quindi che fare giochi adatti all’autunno, o anche leggere un libro attinente, oppure spiegare sotto forma di favola, come quella nota sulla cicala e la formica, può essere un’idea per la comprensione del il ciclo stagionale.