Esattamente come accade con i micetti, anche in una casa dove fino a quel momento re incontrastato di coccole e attenzione era stato un cagnolino l’arrivo di un bebè può comportare qualche turbolenza. Non vi preoccupate, nulla di grave e, soprattutto, nulla che non si risolverà quanto prima. Anzi: in men che non si dica tra il bimbo e il cane nascerà un’amicizia destinata a durare per moltissimo tempo, tutto sta da parte dell’adulto ad avere una serie di accortezze nei primissimi tempi della nuova convivenza, oltre a preparare il Fido di casa al lieto evento (come farlo in 11 mosse).
Non bisogna essere dei geni per capire che quando a casa arriva il neonato non dobbiamo diminuire le attenzioni che fino al giorno prima avevamo riservato al nostro amico a quattro zampe. In caso contrario nella sua mente si creerà un’associazione negativa con il bambino, ed è proprio questo che bisogna cercare di evitare fin da subito.
Il cane non dev’essere punito in presenza del neonato né dobbiamo allontanarlo quando cerca di avere un primo contatto con lui. I neo genitori, al contrario, devono fare in modo che l’animale si senta immediatamente parte integrante della vita del nuovo arrivato, dunque bisogna permettergli di restare (ovviamente quando è possibile e sempre in presenza di un adulto) nella stanza dove si trova il bebè: se, invece, è il cane che inizialmente non gradisce l’approccio, non costringiamolo a restare se non vuole.
Quando, poi, il bimbo inizia a crescere, gli adulti devono tenere costantemente sotto controllo i rapporti tra lui e il cane di casa perché quest’ultimo, per quanto buono e paziente possa essere, alla fine potrebbe arrabbiarsi se disturbato in maniera eccessiva. Tiratine d’orecchi, dita negli occhi e pestate alla coda potrebbero rivelarsi davvero snervanti per l’animale, spingendolo ad atteggiamenti inevitabilmente aggressivi. Per evitare spiacevoli sorprese non lasciamoli mai da soli e non permettiamo al bambino di usare le cose dell’animale come fossero suoi giocattoli.