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Si può allattare con la candida al seno?

Seno dolorante: uno dei motivi possibili è la candida

Nel corso dell’allattamento al seno è possibile soffrire per la comparsa di dolori e fastidi provocati dalla suzione. Viene da pensare automaticamente a problemi che riguardano la produzione, l’eiezione e la stasi del latte all’interno della mammella. Ma non è sempre così! Uno dei probabili motivi di questo dolore durante l’allattamento al seno può non riguardare disturbi quali ragadi, ingorgo mammario e mastite. Bensì potrebbe trattarsi di candida!

seno dolorante

Candida: scopri di cosa si tratta

La Candida Albicans è un fungo normalmente presente nel nostro organismo che in certe situazioni di stress può svilupparsi in maniera eccessiva, per via dell’abbassamento delle difese immunitarie e causare la candida al seno (o la candida vaginale). Come anticipato, se le nostre difese immunitarie si abbassano, il vertiginoso aumento della candida provoca un’infezione vera e propria. Le difese immunitarie possono calare e può aumentare la suscettibilità dell’organismo alla candida per via dell’eccessivo uso di antibiotici, la formazione di ragadi, o una concomitanza di entrambi con stress eccessivo.

candida

Capezzoli doloranti: come riconoscerne l’origine?

Un’infezione da candida al seno generalmente si manifesta con capezzolo o areola arrossati, cute desquamata e pruriginosa. I capezzoli screpolati, le fitte al seno e un’infezione vaginale contemporanea possono essere valide campanelli d’allarme verso l’individuazione di tale problema. Se, poi, il bambino sembra non voler poppare, ha anche macchie bianche in bocca (mughetto) o irritazione da pannolino il sospetto diventa quasi certezza.

I sintomi non sono sempre tutti presenti, si può avere prurito ma anche dolore molto intenso durante tutta la poppata e anche dopo. Il dolore penetra dal seno fino alla schiena, a mò di “stilettata”, e aumenta di notte. Inoltre, in concomitanza non domentichiamo che il bimbo può avere mughetto o eritema da pannolino, ma può anche non avere nulla.

capezzoli doloranti

Mughetto: cos’è?

Il mughetto, dal punto di vista medico prende il nome di candidosi orale, ed è un’infezione da candida che si verifica in bocca, specificatamente sulle membrane mucose della bocca. Tale infezione micotica è responsabile della comparsa di placche bianche sulla lingua e talvolta anche nel resto della bocca. Molto comune nei lattanti, può colpire anche gli adulti in caso di calo delle difese immunitarie o uso di specifici farmaci, come il cortisone. Nel caso dei neonati, la spiccata tendenza a contrarre il cosiddetto mughetto è dovuta alla presenza di un sistema immunitario ancora immaturo. I nati pretermine sono particolarmente a rischio per questo motivo.

mughetto

Candidosi orale

Anche nel caso dei bambini, il ricorso a una terapia antibiotica ad ampio spettro è spesso una causa scatenante del disturbo, in quanto diminuisce la flora batterica orale consentendo al fungo presente di prendere il sopravvento. In ogni caso sarebbe bene farsi vedere da un medico, o un’ostetrica, per verificare se effettivamente si tratta di candida. Come curare la candida al seno?

candidosi orale

Mughetto e Candida al seno: cosa fare?

L’uno generalmente comporta anche l’altra, è inevitabile considerando l’allattamento. Un momentaneo sollievo sembra derivare dall’uso di acqua calda e bicarbonato, o yogurt naturale per riequilibrare la flora batterica fisiologica. Tuttavia, l’unica cura per la candida è farmacologica: antimicotici, da soli o in associazione a cortisonici, sono le cure più consigliate.

Leggi anche: Come curare la candidosi al seno?

Candida, la cura prevede farmaci specifici

Il Fluconazolo è un antimicotico che può essere usato per la cura di varie infezioni fungine. In particolare, può curare le infezioni ricorrenti di Candida ai capezzoli, e per le infezioni di Candida ai dotti lattiferi. La Candida albicans predilige le zone calde, umide e poco esposte alla luce. È più probabile che le infezioni da Candida interessino la pelle o le mucose non integre, anche per questo è importante un attacco adeguato al seno.

Leggi anche: come attaccare correttamente al seno il bambino?

Il violetto di genziana, unitamente all’unguento APNO e talvolta all’estratto di semi di pompelmo è un’altra valida via percorribile. Il violetto di genziana è sicuro, funziona rapidamente e quasi sempre. Giustifica anche l’uso di fluconazolo, se necessario. Quest’ultimo non andrebbe mai utilizzat da solo, ma sempre unitamente ad altre terapie. Può essere particolarmente utile la Nistatina sia nella terapia orale del lattante, sia in quella dei capezzoli. Il Clotrimazolo da solo invece non sembra essere particolarmente efficace, anche se i pareri sono discordanti.

candida cura

Candidosi: cosa fare?

La cura farmacologica normalmente è sotto forma di crema da applicare sul seno, in modo che possano essere trattati contemporaneamente mamma e bambino. Nel frattempo è opportuno tenere il seno sempre asciutto e pulito e non interrompere l’allattamento. Basta sciascquarlo con acqua corrente e asciugarlo tamponando con un canovaccio di cotone. Sempre per questo motivo è opportuno non usare le coppette assorbilatte, le coppette d’argento, i paracapezzoli o qualunque cosa che faciliti il ristagno di latte sul capezzolo.

Se è necessario usare presidi, come il tiralatte o il biberon, è bene sterilizzarli a dovere. Nel frattempo una dieta povera di zuccheri raffinati e ricca di liquidi e fibre, aiuterà a ripristinare le difese immunitarie. Infine, l’aiuto di un’ostetrica permetterà di valutare la presenza di disturbi coesistenti, di correggere l’attacco al seno rendendo la donna consapevole ed informata in modo da sapersi gestire in assoluta sicurezza.