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Bimbi al nido: quante ore devono stare per crescere bene

Quante ore devono stare al nido i bambini

Per esigenze legate soprattutto al lavoro dei genitori, i bambini frequentano spesso il nido fin dai primissimi mesi di vita. Diverse le posizioni tra pro e contro. Ma quante ore un bambino dovrebbe stare al nido per crescere realmente bene? Ecco qualche considerazione.

Il nido

L’asilo nido è una realtà che ospita i bambini dai 3 mesi in poi, prima dell’ingresso alla scuola dell’infanzia. Tante le posizioni pro e contro riguardo l’età giusta d’ingresso.

Al di là di questo si deve pensare che il nido è un servizio efficace per tutte quelle famiglie in cui sia mamma che papà lavorano e non hanno altre soluzioni per i propri figli se non quella, appunto, di portarli al nido.

È un’opportunità che inserisce il bambino in un contesto sociale a tutti gli effetti.

Educatori e compagni di sezione costituiscono un nucleo sociale, un valido contesto extra-familiare che offre al bambino una serie di opportunità importanti e formative per il suo carattere e per la sua autonomia.

Nido: quante ore

Quante ore un bambino dovrebbe stare al nido per crescere bene? Non abbiamo una risposta netta perché non esiste un numero preciso di ore che assicuri una buona crescita del bimbo/a.

Innanzitutto occorre fuoriuscire dall’idea che il nido sia un baby-parking, ovvero un “parcheggio” dove poter lasciare il proprio piccolo.

Il nido è una realtà educativo-formativa a tutti gli effetti, organizzata secondo una programmazione precisa volta a potenziare l’aspetto cognitivo, motorio ed emotivo del bambino.

Proprio per questo motivo risponde pienamente alle esigenze dei più piccoli e lo fa considerando tutti i suoi bisogni. Non dovrebbe dunque sussistere il dubbio sulla sua buona crescita.

La famiglia deve nutrire piena fiducia nell’ambiente che il proprio figlio sta vivendo. E la cosa realmente importante è che i genitori in primis, vivano serenamente la scelta di portare il figlio al nido. Questo perché loro percepiscono benissimo lo stato d’animo della mamma e del papà.

È fondamentale stare sereni e controllare le ansie infondate.

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L’inserimento del bambino al nido

Importante è l’inserimento del bambino al nido. In questo caso possiamo parlare in termini di ore.

L’inserimento, infatti, deve essere graduale e richiedere inizialmente poche ore. Questo soprattutto se il bambino inizia ad andare al nido prima dei sei mesi.

È importante poi capire come il bambino ha vissuto la vita prima dell’ingresso al nido. Particolare attenzione se il piccolo non ha avuto altre figure di accudimento oltre a quelle dei genitori e come è stato, o se è stato, abituato a stare lontano dalla mamma.


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Pian piano il nido fornirà alle famiglie le risposte adeguate alle esigenze richieste ed il bambino potrà vivere il nido dalla mattina fino al pomeriggio in maniera serena e tranquilla.