Biancaneve e i sette nani: i segreti sulla favola per bambini della Disney
Biancaneve e i sette nani è stata la prima storia per bambini a diventare un film Disney. La favola è stata un successo per la nota casa di produzione americana che negli anni ha lanciato nuovi lungometraggi, facendo sognare intere generazioni con storie di principesse buone e principi azzurri valorosi.
Non tutti sanno però che dietro la storia per bambini di Biancaneve e i sette nani si nascondono dei segreti. Perchè il principe azzurro ha un ruolo marginale nella fiaba? Cosa rappresentano i sette nani e che significato hanno i loro nomi? La favola Disney di Biancaneve, a ottantadue anni dal suo esordio al cinema, continua a riservare sorprese. Ecco allora una serie di curiosità sulla fiaba per bambini che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Biancaneve film: la scelta di Walt Disney sui sette nani della fiaba
Non tutti sanno che i sette nani della favola di Biancaneve scritta dai Fratelli Grimm non avevano un nome. Nella storia per bambini originale i simpatici aiutanti della principessa dai capelli color ebano e dalla pelle bianca come la neve avevano meno caratteristiche. È stato Walt Disney a definire i sette nani, assegnando loro un nome simbolo di una qualità. La scelta dei nomi dei nani è stata molto ardua e alla fine della selezione gli sceneggiatori hanno optato per chiamarli: Mammolo, Eolo, Dotto, Brontolo, Pisolo, Gongolo e Cucciolo. Mammolo è il più timido della combriccola, il nano che arrossisce e abbassa lo sguardo, mentre Eolo è il pasticcione che con uno starnuto fa volare oggetti e persone. Il capo dei sette nani è invece Dotto, Doc nella versione inglese. È il nano più anziano, anche nell’aspetto, il saggio, quello che prende le decisioni e a cui tutti chiedono consiglio. Brontolo è lo scorbutico del gruppo, il nano più arcigno, pronto però a sciogliersi dopo un bacio di Biancaneve, mentre Pisolo è il dormiglione, l’unico che per riposare non viene salutato dalla principessa alla fine della fiaba. Gongolo è il nano più ottimista, quello sempre felice e pronto a regalare un sorriso, mentre Cucciolo è il più piccolo, quello senza capelli e barba, ma anche senza parola.
In basso è possibile vedere un video del 1937 in cui Walt Disney gioca con i pupazzi dei sette nani della fiaba e li presenta uno ad uno.
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I sette nani di Biancaneve: il significato choc dei loro nomi
In questi anni è stata avanzata l’ipotesi che i nomi dei sette nani della storia per bambini sottendano un messaggio subliminale e siano associati all’effetto che l’uso di sostanze stupefacenti può avere sul corpo. Mitchell Stephens, professore di storia della televisione all’università di New York, ha spiegato l’associazione tra i nomi dei sette nani e gli effetti dell’uso di droghe. Cucciolo vorrebbe dire “sfatto” e sarebbe l’effetto che si ha con l’uso di cocaina, mentre Brontolo, con la sua irritabilità, sottolineerebbe il risultato dell’astinenza da stupefacenti. L’euforia di Gongolo sarebbe il risultato delle droghe, mentre Mammolo sarebbe schivo, a causa del disagio causato dalle droghe. Dotto incarnerebbe la sensazione di onnipotenza dovuta agli stupefacenti, mentre Pisolo rappresenterebbe l’intorpidimento causato da cocaina. In fine Eolo sarebbe solito starnutire proprio per effetto dell’uso di sostanze.
Si tratta ovviamente di un’ipotesi azzardata che poco si sposa con le reali caratteristiche dei sette nani della favola per bambini di Biancaneve.
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Storie per bambini: perchè Biancaneve ha oscurato il principe nel film Disney
Il principe azzurro viene totalmente oscurato dalla figura di Biancaneve nel film della Disney. Florian compare in rare occasioni nella favola per bambini e si limita a pronunciare poche battute. In realtà il ruolo marginale del principe nella fiaba è stato quasi una scelta obbligata per Walt Disney che ha dovuto affrontare dei costi ingenti per produrre il suo primo lungometraggio. Il film di Biancaneve e i sette nani è costato sei volte di più rispetto alle previsioni iniziali, che prevedevano una spesa di 250 mila dollari. Per produrre la storia per bambini della principessa buona, Walt Disney ha dovuto mettere un’ipoteca sulla casa. Fortunatamente l’imprenditore ha incassato 8 milioni di dollari con la pellicola. Questo successo ha messo le basi per la costruzione del suo impero. La scelta iniziale di tagliare il budget, che stava lievitando, ha portato a ridimensionare il ruolo del principe azzurro che, inizialmente, sarebbe dovuto essere un personaggio principale. Florian compare nella scena iniziale del pozzo, quando ascolta la canzone d’amore di Biancaneve (visibile nel video in basso) e se ne innamora all’istante, e poi nell’epilogo della storia (che si può visionare in fondo all’articolo), quando la salva con un bacio. Pochi interventi quelli del principe azzurro della favola, ma fondamentali per il lieto fine tanto atteso.
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