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Bambino piange quando vede estranei: da cosa dipende?

Anche il vostro bambino mostra una sensazione di disagio verso gli estranei? Certe volte è talmente infastidito da cominciare a piangere? È perfettamente normale: l’estraneità verso persone non appartenenti al proprio ambiente familiare è una fase della crescita sana di nostro figlio.

Questa diffidenza nei confronti degli estranei di solito si manifesta attorno all’ottavo mese. In questo periodo nostro figlio potrebbe apparirci più riservato anche con le persone che conosce ma frequenta meno, tipo alcuni nonni o zii. Nostro figlio sta semplicemente sperimentando ed imparando i concetti di sconosciuto e conosciuto. Per farlo si basa sulle proprie sensazioni. A volte anche un viso spigoloso o un colore di capelli diverso può spaventarlo.

Le reazioni dei bimbi possono essere diverse: alcuni piangono senza consolazione, altri cercano le rassicurazioni di mamma o papà, altri ancora si nascondono e diventano silenziosi e taciturni. Ma, se per le prossime settimane le sue reazioni continueranno ad apparire un po’eccessive, non dobbiamo preoccuparci troppo. La paura degli estranei di solito finisce quando il bambino diventa più sicuro di sé, imparando ad esprimersi non solo attraverso la parola, ma anche con il linguaggio non verbale.

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Quello che possiamo fare invece per aiutarlo è sicuramente confortarlo, facendogli capire che non ha nulla da temere e che, in ogni caso, noi siamo accanto a lui. È sbagliato tuttavia credere di superare questa fase con un isolamento sociale o affettivo del piccolo. Quella dell’estraneità è una fase che la maggior parte dei bambini attraversano, anche quelli che provengono da famiglie molto numerose o che hanno una socialità ed un’affettività estesa e condivisa.

D’altra parte, però, non dobbiamo neanche forzare il nostro bambino ad avere reazioni diverse, nel caso per esempio di determinati amici e parenti che in questo momento non vuole gli si avvicinino.


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Per evitare spiacevoli malumori o risentimenti, da parte di persone che al bambino sono davvero legate affettivamente, anche se magari hanno poco modo di passare del tempo con lui, possiamo brevemente spiegare la situazione. Parenti e amici devono saper che le reazioni di nostro figlio sono in questa fase piuttosto instabili e che non dipendono da specifiche persone o situazioni.