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Bambini e pianto, neonati italiani al terzo posto: la classifica

I neonati nei loro primi mesi di vita piangono molto. Lo fanno perché hanno bisogno del contatto, perché hanno fame, perché hanno dolori di pancia come le colichette… Sono molti i motivi per i quali un neonato piange sia di giorno che di notte e tiene impegnati i genitori. Secondo una recente ricerca i bambini non piangono tutti lo stesso tempo. I ricercatori hanno infatti stilato una classifica dei bambini che piangono di più.

I bambini piangono diversamente in base alla nazionalità: la ricerca

Secondo una ricerca pubblicata su The Journal of Pediatrics, fatta da ricercatori dell’Università di Warwick, i bambini piangono in modo diverso da Paese a Paese. Lo studio ha messo insieme i dati raccolti negli ultimi anni dai pediatri provenienti da diverse nazioni. L’obiettivo dei ricercatori era quello di capire quanto e come piangono i bambini nelle prime settimane di vita.

In media i neonati nelle prime sei settimane di vita piangono dai 117 e i 133 minuti ogni giorno. I minuti di pianto diminuiscono con l’avanzare del tempo. Tra la decima e la dodicesima settimana la media di pianto ogni giorno è di 68 minuti. Un bambino su quattro piange più della media e segue la regola del 3 di Wessel: piange per più di 3 ore al giorno, per più di 3 giorni a settimana e per almeno 3 settimane.

Il pianto dei bambini è comunque una cosa soggettiva e dipende da vari fattori. I neonati piangono in modo diverso perché sono diversi. La nazionalità gioca comunque un ruolo importante. Secondo gli studiosi infatti influisce per vari motivi. È diverso il modo di accudire i piccoli, ci sono diverse abitudini per quanto riguarda la nanna e l’allattamento. Alcune ricerche dicono infatti che i bambini allattati al seno piangono più degli altri nei primi tre mesi di vita. Anche la genetica gioca un ruolo importante.

In questa particolare classifica stilata dai ricercatori i bambini che piangono più di tutti sono risultati essere quelli canadesi. Al secondo posto ci sono i neonati inglesi. Podio anche per i nostri bambini: l’Italia è al terzo posto. Tra quelli che piangono meno ci sono invece i neonati danesi e quelli tedeschi. Nonostante ciò secondo gli studiosi credono che il pianto sia sintomi di salute. Il pianto indica un avanzare dello sviluppo cognitivo del piccolo.