foto_sigaretta_spezzata

Bambini o donne gravide a bordo? Scatta il divieto di fumo

Assolutamente vietato fumare nei luoghi chiusi”: ma questa è una notizia ormai molto vecchia, che ha permesso a molti non fumatori di evitare il cosiddetto fumo passivo, quello che probabilmente danneggia ancora di più i polmoni di chi si astiene da questo brutto vizio.

Nel Regno Unito, in modo lungimirante e innovativo, sono stati introdotti ulteriori cambiamenti in relazione a questa situazione. Sigarette in auto vietate se ci sono donne gravide o bambini a bordo.

E’ un provvedimento che entrerà ufficialmente in vigore nel Regno Unito dal 1 ottobre 2015, mentre in Italia si sta valutando l’ idea di poter applicare questa normativa. Il ministro Lorenzin ha proprio assicurato che si cercherà di ridurre le normali e lunghe tempistiche del governo affinché possa esservi una più celere attivazione della norma.

La lotta contro il fumo è una priorità di tutti i governi, e non solo di quello italiano, proprio perché ancora oggi rappresenta la principale causa di morte. E’ per questo che il ministro Lorenzin vorrà seguire le direttive anglosassoni per inserire il provvedimento anti-fumo nel decreto Milleproroghe.

In Italia circa 70 mila persone muoiono annualmente per il fumo e conseguenze ad esso correlate e si abbassa sempre di più l’età di chi prova la prima sigaretta. Dati allarmanti, soprattutto se si sommano a quelli riguardanti il fumo passivo. Dati ISTAT affermano che tantissimi bambini sono sottoposti a fumo passivo, specialmente quello “offerto” da almeno uno dei due genitori.

Aumentato rischio tumore, asma, bronchiti ricorrenti sono il prezzo che questi bambini potrebbero essere costretti a pagare. Insomma, dati che dovrebbero indurre i governi ad applicare queste normative anche in ambienti pubblici, come ad esempio nei parchi.

I rischi e le problematiche sono anche da non sottovalutare per il fumo e le donne in gravidanza: ritardo di crescita intrauterina, problemi neonatali polmonari, probabili disturbi comportamentali nel bambino nato da madre fumatrice. Insomma, niente da sottovalutare.

In tutti i casi, nel Regno Unito ci si sta avvicinando già ad una soluzione perfetta. Chi sa quanto ci vorrà per concretizzare tutte queste belle parole anche in Italia, anche se la speranza è sempre l’ ultima a morire, soprattutto se lotteremo per ottenere il meglio.

 " data-cycle-speed="750" > fumo_passivo-bambini-salute seggiolino auto sigarette_spente
<
>