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I bambini influenzati non dovrebbero tornare a scuola: il motivo

I bambini influenzati non vanno mandati a scuola: ecco perché

La scuola è per molti genitori una salvezza, già a partire dalla materna. Sempre più mamme e papà lavorano e spesso, prima dei tre anni, non sanno con chi lasciare i loro bambini. Ecco allora che dall’asilo in poi la scuola rappresenta un vero e proprio alleato di tutti quei genitori che devono dividersi tra lavoro e famiglia. I problemi però non mancano mai: ecco allora che quando arriva l’inverno i piccoli si ammalano e per vari giorni, anche addirittura una settimana, si trovano a combattere con febbre, tosse e raffreddore. Quando i bimbi sono influenzati i genitori devono ovviamente tenerli a casa, quindi chiamare una baby sitter per guardarli o quando possibile, lasciarli ai nonni o altri parenti. Non sempre però si trova qualcuno che possa rimanere con i piccoli o ci si può permettere una tata: ecco allora che spesso i genitori sono costretti a prendersi dei giorni dal lavoro per poter stare con i propri bambini. Proprio per questo spesso quando i piccoli hanno passato la fase critica dell’influenza i genitori decidono di farli tornare a scuola: questa abitudine è scorretta e pericolosa. Ecco perché.

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C’è il rischio di contagiare i compagni

L’influenza non scompare quando la febbre si abbassa e la tosse si placa, ma rimane, seppur in modo più lieve, ancora per alcuni giorni. I microbi infatti ci sono ancora, e per questo motivo anche quando il periodo peggiore sembra passato, i bambini sono ancora contagiosi. Le classi sono chiuse, spesso in inverno non vengono nemmeno aperte le finestre per far passare l’aria. Questo vuol dire che i germi e i microbi passano molto facilmente da bambino a bambino. Contagiare i compagnetti è quindi possibile, oltre che quasi certo. Bisognerebbe quindi tenere a casa i propri bambini fino a quando questi non siano completamente guariti, anche per rispetto degli altri bambini.

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Si possono avere ricadute

Un altro motivo per il quale non bisognerebbe mandare i propri figli a scuola fino a quando l’influenza non sia completamente passata, è per evitare il rischio di ricadute. Uscendo di casa i piccoli prendono freddo e, se già debilitati, torneranno ad avere febbre, raffreddore e tosse. Se il sistema immunitario non si è ripreso del tutto, è facile che prendendo un minimo di freddo i piccoli tornino a stare male, forse anche peggio di prima. Bisognerebbe quindi tenere i bambini al caldo fino a quando non siano guariti definitivamente dall’influenza. Così facendo i genitori perdono ulteriori giornate di lavoro perché i bimbi staranno male per ancora molto tempo.

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Curando invece in modo efficace i bambini, ascoltando i consigli del pediatra, tenendoli dentro casa, areando bene l’ambiente, facendoli bere molto e dando loro bevande calde, l’influenza in pochi giorni sarà solo un brutto ricordo e i piccoli potranno tornare a scuola, così come i genitori a lavoro!