Il fascino del paranormale fa presa da sempre su un largo pubblico. Anche la categoria dei genitori non è esclusa dal subire simili lusinghe. In alcuni casi, si arriva addirittura a pensare che i propri figli si distinguano dagli altri per capacità fuori dall’ordinario. È il caso dei cosiddetti bambini indaco, in inglese indigo children, di cui si legge sempre più spesso, anche in contesti non propriamente esoterici. Che ne abbiate sentito già parlare o no, la domanda può sorgere spontanea: di cosa parliamo esattamente quando parliamo di bambini indaco? Si tratta di bambini dotati di una consapevolezza psichica superiore e una percezione che vede oltre le norme stabilite dalla società. Quasi dei sensitivi, con una missione nobile: portare il mondo verso il progresso e l’armonia. Se ora siete curiosi di scoprire qualcosa in più su questa generazione prodigiosa, ecco una guida che vi spiegherà chi sono questi bambini, perché vengono associati al color indaco, quali sono le loro caratteristiche fisiche e come riconoscerli attraverso i test.
Chi sono i bambini indaco?
La dicitura bambini speciali è probabilmente riduttiva. Facendo qualche ricerca, ci si imbatte nelle descrizioni di piccoli geni iper-tecnologici, comunicatori eccezionali, grandi talenti creativi, fino a quelle di bambini con poteri paranormali, come la telepatia, la chiaroveggenza o la capacità di comunicare con entità superiori. Sono molti i libri, i film e i documentari diffusi negli ultimi anni per far luce sull’identità dei bambini indaco. Ad esempio, negli Stati Uniti ha fatto parlare di sé il film Indigo children, diretto da Eric Chaney nel 2012,che racconta la storia d’amore fra due ragazzi indaco, che devono fare i conti con le loro doti speciali, in una città molto piccola. Degno di nota è anche il documentario del 2016 Inside the Strange, Psychic World of Indigo Children, prodotto da Vice, che mostra da vicino la realtà quotidiana vissuta da questi bambini e dai loro genitori.
La teoria
Qual è l’origine dei bambini indaco? L’espressione bambini indaco viene coniata tra gli anni ’70 e ’80 dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe, che definisce in questo modo alcuni bambini nati in quell’epoca. Tutti presentavano una caratteristica comune: possedere un’aura, per l’appunto, di color indaco. Secondo la Tappe, si trattava di bambini più inclini a usare la testa che il cuore, nati per la tecnologia e destinati a grandi cose. La teoria, fortemente influenzata dalla cultura New Age, non ha ricevuto grandi consensi da parte del mondo scientifico, ma questo non ha arrestato la sua diffusione. Nonostante natura soprannaturale di una simile teoria, essa riesce ad avere un forte ascendente sulle persone, poiché preannuncia l’avvento di un’evoluzione dell’umanità verso un futuro di pace e di armonia.
La diffusione di questa teoria si è intensificata alla fine degli anni ’90, quando gli esoteristi Lee Carroll e Jan Tober hanno pubblicato il loro The Indigo Children: The New Kids Have Arrived, inaugurando un vero e proprio movimento ancora oggi in voga, soprattutto negli Stati Uniti, ma non solo. Nel libro di Carroll e Tober vengono fornite le principali caratteristiche dei bambini indaco. Viene ribadito nuovamente il loro compito nei confronti dell’umanità: progredire verso un nuovo mondo, privo di conflitti e di inquinamento. Inoltre, i due esoteristi sottolineano lo stretto legame esistente tra gli angeli e i bambini indaco: tra di loro esiste una filo di comunicazione continua, che offre la possibilità a questi bambini persino di indagare nelle loro vite passate.
Bambini indaco: le caratteristiche
L’aspetto fisico di un bambino indaco non presenta notevoli differenze rispetto a quello di un bambino medio, ma come riconoscerli? A quanto si dice, le caratteristiche fisiche dei bambini indaco sono nella norma. Ciò che li contraddistingue è uno sguardo particolarmente penetrante, un tratto esteriore che è il riflesso dell’acutezza e profondità di pensiero di cui sono dotati.
Le doti caratteriali sono maggiormente delineate. I bambini indaco sono molto sensibili e possiedono grandi capacità empatiche, che permettono loro di capire gli altri a fondo, quasi come se leggessero nel pensiero. Sono dotati di grande forza di volontà, non si arrendono facilmente e non sono affatto remissivi, anzi tendono ad essere ribelli e insofferenti alle regole, talvolta indisciplinati e a disagio nei comuni contesti sociali. Sono molto creativi e hanno grande dimestichezza con la tecnologia.
Quattro tipi di bambini indaco
Secondo la teoria della dottoressa Tappe esistono quattro diverse categorie di bambini indaco:
– l’Umanista: sono estremamente socievoli e perciò destinati a lavorare a contatto con le persone. Sono molto affabili e hanno opinioni che difendono ad ogni costo. Sono iperattivi ed energici, fino al punto di scontrarsi con dei muri, perché incapaci di porsi dei freni. Spesso si trovano a disagio col proprio corpo,ma restano sicuri di sé. Si tratta dei medici, gli avvocati, gli insegnanti, i commercianti, gli uomini d’affari e i politici di domani.
– il Concettuale: sono più interessati ai progetti che alle persone. Sono sicuri di sé, perché molto atletici fin da bambini. Hanno la mania di controllare tutto e tutti, in particolare i propri genitori. Spesso sviluppano delle forme di dipendenza durante l’adolescenza. Si tratta degli ingegneri, gli architetti, i designer, gli astronauti, i piloti e i militari di domani.
– l’Artista: è particolarmente sensibile ed orientato verso tutto ciò che riguarda l’arte. Fisicamente sono spesso minuti, ma esistono delle eccezioni. Affrontano ogni cosa con creatività. Si tratta degli insegnanti e degli artisti di domani.
– l’Interdimensionale: sono i più testardi fra tutti gli indaco. Hanno una corporatura solitamente robusta, ragion per cui sono talvolta portarti a comportarsi da bulli con gli altri. Dotati di grande forza interiore, sono destinati a dare al mondo nuove filosofie e nuove religioni.
Come riconoscerli: i test
È possibile rintracciare le caratteristiche elencate finora, ma come possiamo essere effettivamente sicuri di trovarci di fronte ad un bambino indaco? In rete sono presenti diversi test per bambini indaco e anche test per adulti. Se siete curiosi, potete consultare il nostro test.
Purtroppo, però, non esistono delle prove certe e non è ancora stata raggiunta un’esattezza scientifica. Ciò deriva dal fatto che, allo stato attuale, la teoria dei bambini indaco non è stata riconosciuta dal mondo scientifico. Nonostante la ricca produzione di libri, documentari, film e l’organizzazione di congressi internazionali, gli scienziati restano piuttosto scettici.
Le critiche che il mondo scientifico ufficiale rivolge al movimento dei bambini indaco riguardano principalmente due questioni. Da una parte, viene valutato con sospetto il forte impatto commerciale che ha registrato, talmente esteso da far pensare ad un’enorme e fruttuosa operazione commerciale ben architettata. Dall’altra parte, destano preoccupazione i legami con l’ADHD, vale a dire il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Alcuni esperti, infatti, esprimono il timore che questa teoria pseudo-scientifica possa ritardare la diagnosi e il trattamento di simili patologie.
Bambini indaco e bambini cristallo
I bambini indaco non sono gli unici esseri speciali ad abitare in mezzo a noi. Un’altra generazione, nata a partire dagli anni 2000, sta sostituendo a poco a poco quella precedente. Sono i bambini cristallo, i diretti successori degli indaco. Le caratteristiche fisiche dei bambini cristallo sono molto simili a quelle già descritte per i bambini indaco: occhi grandi e penetranti, quasi dotati di una luce propria, capace di rischiarare i cuori e le menti delle persone. Il termine cristallo si riferisce anche in questo caso al colore che si riscontra nella loro aura: uno spettro iridescente di colori cangianti, come un luminoso arcobaleno.
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A differenza dei loro predecessori, questa nuova stirpe è maggiormente evoluta e centrata sull’uso del cuore.
Come riconoscere i bambini cristallo? Se i bambini indaco si presentano come geni della tecnologia dotati di capacità intellettive impareggiabili, i bambini cristallo affiancano le ragioni del cuore a quelle della mente, per accedere ad un livello di comprensione più elevato. È per tale ragione che questi ultimi si presentano molto meno testardi e combattivi, ma molto più orientati verso la gentilezza, più pacifici, accomodanti e temperanti. I bambini cristallo sono venuti al mondo per insegnare nuovamente l’amore all’umanità e dare avvio ad un’epoca radiosa di pace. Il loro è un compito arduo, ma assai nobile, che portano avanti grazie a una ferma saggezza e a una levatura morale notevole. Ciò che testimoniano è la necessità non solo di comprendere razionalmente i problemi del mondo, divenendone pienamente consapevoli, ma anche di saperli affrontare con dolcezza. Non basta essere geniali, bisogna anche saper amare.