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Bambini e natura: uno studio dimostra i benefici a livello emotivo, psicologico e comportamentale

Oggi i bambini non giocano più all’aperto, preferendo i videogames

I benefici che l’ambiente può apportare all’uomo sono innumerevoli, poiché trascorrere il proprio tempo all’aria aperta significa trarne benessere generale e spensieratezza. Oggi gli adulti sembrano essersi dimenticati di questo aspetto importantissimo, troppo presi dalla routine lavorativa e dai problemi di tutti i giorni. Ciò si riflette, in conseguenza, anche sui bambini che al giorno d’oggi sembrano dei gioielli da proteggere sotto una campana di vetro. I bambini di oggi non escono più in bicicletta, sbucciandosi le ginocchia. I bambini di oggi non conoscono i più bei giochi all’aria aperta a cui i ragazzi, di tutte le generazioni, sono stati abituati a giocare. Questi ultimi sembrano essere “passati di moda” per lasciare spazio a giochi interattivi, videogames e quanto di più tecnologico possa esserci. Ci si dimentica della bellezza delle piccole cose, che possono essere racchiuse anche in un filo d’erba bagnato dalla rugiada. Tutto ciò si ripercuote, inevitabilmente, sulla salute fisica e mentale dell’individuo. “BambinieNatura” sono due termini che dovrebbero essere strettamente correlati.

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I benefici del contatto con la natura: ecco lo studio

I bambini sono i primi a subire le conseguenze di quanto detto sopra poiché molti di essi lamentano, già in età pre-scolare, diverse tipologie di malessere. Molti accusano malesseri di natura psicologica, quali stress e depressione. Nella città di Hong Kong i bambini al di sotto dei 6 anni, nel 22% dei casi, sviluppano problemi di salute mentale. Proprio questo fatto ha spinto la Dott.ssa Tanja Sobko dell’Università di Hong Kong, insieme al Prof. Gavin Brown dell’Università di Auckand, ad analizzare il rapporto esistente tra bambini e natura. Ciò che più interessa ai ricercatori sono le conseguenze sul bambino di quest’ultimo, sia a livello emotivo che comportamentale. Lo studio consiste nella somministrazione di un questionario, volto d analizzare il livello di connessione del bambino con la natura. In particolare l’obiettivo era indagare quanto il bambino traesse godimento dalla natura, il suo livello di empatia, il senso di responsabilità e la consapevolezza nei confronti di quest’ultima. 493 famiglie ed i bambini dai 2 ai 5 anni sono stati oggetto d’interesse di questa ricerca, la quale era suddivisa in due momenti. Il primo consisteva in un’intervista alle famiglie, solo in seguito veniva sviluppato e somministrato il questionario.

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I risultati dello studio

I risultati dello studio sono arrivati in seguito al confronto del questionario con uno strumento di misurazione legittimo, che indaga il benessere psicologico ed i problemi comportamentali nei bambini. Questo strumento è lo “Strenghts and Difficulties Questionnaire“. Dai risultati si evince come i bambini che vivono a più stretto contatto con la natura soffrano meno di iperattività, disagi psicologici ed abbiano minori difficoltà a livello comportamentale ed emotivo. Pare inoltre che i bambini che abbiano sviluppato maggiore consapevolezza nei confronti della natura, siano anche più socievoli con i loro pari. Questo studio è talmente importante da aver spinto i ricercatori a promuovere un’importantissima iniziativa, ovvero l’iniziativaPlay&Grow” che letteralmente vuol dire “Gioca e Cresci“. Non è una caso che tale iniziativa abbia come obiettivo la connessione dei bambini con la natura, puntando sulla promozione del benessere correlato al gioco attivo.

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