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Bambini e capelli lunghi: perché non deve esserci critica

Oggi c’è la tendenza della madri di far portare i capelli lunghi al proprio figliolo. Molto spesso però, non è solo il gusto della mamma ad influire su questa scelta, ma è decisione presa dal bambino stesso, di avere una chioma lunga e fluente. A volte si tratta di un taglio medio , in altri casi invece, i capelli possono addirittura arrivare a sfiorare le spalle. Cosa c’è di male se un bimbo porta i capelli lunghi come quelli delle bambine? E soprattutto che effetto hanno le critiche rivoltegli in tal modo?

Di fatto c’è che malvolentieri, le valutazioni da parte di scrupolosi ed indiscreti osservatori non faticano ad arrivare, mettendo a dura prova il sentimento di sconforto che può generarsi in un bambino che ha invece scelto il suo look e si piace esattamente così.

Può accadere, che venga scambiato addirittura per una femminuccia, nonostante indossi abiti prettamente maschili, oppure che venga deriso dai compagni di scuola, come è accaduto al piccolo Rean Carter, il bimbo inglese che è stato escluso nei giochi dai compagni, a causa dei suoi lunghi riccioli biondi. Adesso il bambino, implora sua madre di farseli tagliare, perché soffre ad essere preso continuamente in giro. E’ giusto che il piccolo rinunci ai propri desideri solo per rispondere alle aspettative degli altri?

Ai giorni nostri, è paradossale che possa far scalpore un bimbo con i capelli lunghi. E’ legittimo che i piccoli si chiedano cosa ci sia di male se si è scelto quel modo di portare i capelli. I bambini devono potersi sentire liberi di esprimersi anche attraverso un taglio di capelli non ordinario, e nei modi più svariati. Fa parte della fase di crescita che si sta attraversando e soprattutto è un modo per esprimere il proprio essere, che non può essere messo in discussione.

Di recente la nota opinionista TV e giornalista de Il Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli, ha postato su Facebook una foto del figlio, Leon, per immortalarlo nel suo primo giorno di scuola, accanto ad una foto della soubrette da bambina, in modo da mettere in risalto le somiglianze tra madre e figlio. Da quel momento una cascata di commenti cattivi sui capelli lunghi del piccolo non è tardata ad invadere il post della pungente Selvaggia, la quale di tutta risposta ha replicato con una istantanea dell’amareggiato Leon, che ha mostrato con tanto di cartello scritto di suo pugno la difesa dei suoi degni gusti.

Ogni bambino è unico e irripetibile con una identità propria che si costituisce nelle diverse fasi di crescita, e solo un bimbo lasciato libero di esprimersi come più desidera potrà avere una personalità che appartiene solo a lui, senza essere plasmata da giudizi o critiche delle persone che portano invece ad uniformarsi, a non uscire mai dalle righe e quindi ad essere privi di quella soggettività che ognuno dovrebbe inseguire.