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Bambini che non parlano: cause e rimedi

Bambini che non parlano

I bambini sono tutti diversi tra loro e ognuno raggiunge le tappe in tempi diversi dagli altri. Ogni bimbo è a sé e ciò che un bambino raggiunge in un determinato momento, un altro può raggiungerlo in tempi diversi. Una delle questioni più dibattute tra i genitori è il parlare. Non tutti i bambini parlano nello stesso periodo della vita. Alcuni possono aver bisogno di più tempo per imparare a farlo bene, o semplicemente sono molto pigri e per questo motivo non iniziano. Ma se c’è un ritardo nel linguaggio, quando preoccuparsi?

Logopedia

In questi casi ci viene in aiuto la logopedia, che studia i disturbi del linguaggio. Solitamente lo sviluppo del linguaggio ha determinati step che vengono raggiunti all’incirca intorno ad un’età definita. Quindi quando parlano i bambini?

Prima di compiere un anno i bambini iniziano a dire le prime parole. Ovviamente saranno parole molto semplici composte per lo più da due sillabe uguali tra loro, come mamma, papà, pappa, cacca. Ad un anno compiuto i bambini sanno dire già più parole, all’incirca 10.

Da un anno e mezzo poi i bambini imparano a dire sempre più parole e anche la cosiddetta parola-frase, ovvero danno valore alla singola parola per esprimere un concetto più ampio, come ad esempio la semplice parola “fame” vuol dire “mamma, ho fame”. A due anni il bambino sa più di 100 parole e inizia ad abbinarne due insieme.

A tre anni il bambino sa parlare bene, produce frasi lunghe e di senso compiuto, pur commettendo ovviamente errori fonologici e grammaticali. Ma quando il bambino non parla nei tempi normali, cosa fare?

bambini che non parlano

Logopedista

Se il bambino si mostra molto attento al mondo circostante e ha uno sviluppo psico-sociale normale per la sua età, potrebbe non parlare per vari motivi. Il piccolo potrebbe essere pigro e quindi non aver voglia di sforzarsi.

Potrebbe non ricevere gli stimoli necessari affinché parli o avere un piccolo problema fisico che gli impedisce di parlare bene, come ad esempio il frenulo corto o qualche problema di udito. Bisogna dare ai bambini i loro tempi.

Se pur essendo stimolato in continuazione il bambino non parla sarebbe giusto rivolgersi ad un logopedista. Il logopedista è in grado di comprendere il problema del bambino e attraverso varie sedute – che nei casi più gravi possono durare anche anni – aiutare il bimbo a parlare correttamente attraverso vari esercizi di logopedia.

I ritardi nel linguaggio spesso vengono risolti quando il bambino è a contatto con i suoi coetanei e quindi è stimolato a parlare. Spesso è normale trovare bambini di due anni che non parlano.


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Quando andranno all’asilo la situazione cambierà. Anche i genitori possono stimolare il linguaggio, chiedendogli ad esempio ogni volta che gli danno qualcosa quale sia il nome di tale oggetto. In questo modo il bambino sarà portato a fare continuamente esercizi e nella maggior parte dei casi smetterà di non parlare.