Bambini e adolescenti “Social”: rischi e tutele per i nativi digitali

La vita online della nuova generazione

Internet. Questo magico mondo, utile in tanti aspetti della quotidianità, ha un impatto pericoloso su bambini e adolescenti. Da un lato i social network aiutano a condividere ricordi anche con amici e parenti distanti. Dall’altro invece, Facebook, Instagram e Twitter, stanno monopolizzando la vita di bambini e adolescenti, non più abituati al “contatto fisico”. Ma quali sono i rischi connessi all’utilizzo dei social da parte di bambini e adolescenti? E quali precauzioni prendere per tutelarli?

Danni causati dai Social Network

Recenti studi hanno dimostrato che il 58% dei giovanissimi (8-16 anni) è connesso a internet tutto il giorno e non riuscirebbe a immaginare una giornata senza smartphone o pc. Il 38% dei ragazzi fra i 9 e i 12 anni ha inoltre un profilo social, nonostante alcuni di essi (Facebook per esempio), vietino l’iscrizione agli under 13. Ecco quali sono i principali rischi collegati all’utilizzo di Social Network:

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Come evitare i rischi dell’uso dei social da parte di bambini e adolescenti

Impedire ai ragazzi di crearsi un account può essere una soluzione? No, questa pratica rischia di essere controproducente e invogliare i ragazzi a creare profili con nomi falsi o condividere contenuti tramite gli account degli amici. Provare a far crescere i figli lontano dalla tecnologia significa solo posticipare il problema in quanto, prima o poi, i nativi digitali dovranno farci i conti ed è dunque meglio che imparino dai genitori come comportarsi. Per una buona educazione è dunque necessario l’esempio. I genitori devono pertanto imparare a conoscere i social, per comprenderne i rischi e educare i propri figli a un utilizzo consapevole di questi strumenti. Attenzione, è bene non focalizzarsi solo su quelli più conosciuti, in quanto i giovanissimi utilizzano sempre più social “minori” (es. Snapchat) o apparentemente privi di rischi (è il caso di YouTube Kids, nato appositamente per i baby-utenti, dove sono però presenti anche contenuti “per adulti”).
Il modo migliore per proteggere i propri figli è dunque quello di crearsi un profilo su Facebook, Twitter e Instagram, per comprenderne i meccanismi e poter monitorare gli account dei propri figli.

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