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Bagnetto, cambio del pannolino e taglio delle unghie: norme per una corretta igiene del neonato

Oltre alla prevenzione del contagio neonatale da parte degli adulti è altresì importante operare ad una corretta igiene neonatale per prevenire infezioni genitali, rettali, ombelicali, nonché riniti, faringiti e dermatiti. Per fare ciò è necessario sapere come quando e con che prodotti è più opportuno lavare il proprio neonato.

Il cambio del pannolino deve avvenire ogni qual volta risulti eccessivamente bagnato e il prima possibile dopo ogni evacuazione. In questo caso infatti è necessario limitare il tempo in cui le feci restano a contatto con i genitali, al fine di evitare infezioni da batteri come l’escherichia coli, un saprofita intestinale che se portato a livello genitale può diventare patogeno.

Quindi anche la pulizia deve avvenire dall’alto verso il basso e mai viceversa onde evitare il trasporto di questi batteri dall’ano ai genitali. E’ sconsigliato l’uso di salviette inumidite a cause delle numerose sostanze irritanti che possono contenere. E’ più opportuno utilizzare delle salviette asciutte per eliminare il grosso e passare poi direttamente all’acqua corrente.

Se il pannolino è sporco solo di pipi, basterà uno sciacquo con acqua tiepida senza alcun detergente. In caso di evacuazione invece si può utilizzare il sapone di marsiglia, estremamente delicato, oppure detergenti specifici per l’igiene intima del neonato.

Per evitare che il moncone ombelicale si bagni nei primi giorni, lo sciacquo deve avvenire tenendo il neonato a pancia in giù sul gomito portando l’acqua con le mani dai genitali all’ano oppure tendendo la sua schiena poggiata sul vostro petto e mantenendo con una mano le gambe in aria e sciacquando con l’altra, facendo comunque attenzione a non bagnare l’ombelico.

La cura del moncone ombelicale infatti prevede il suo mantenimento in un ambiente asciutto e pulito, per accelerare il processo di essiccamento e caduta ed evitare la proliferazione di batteri. Il moncone va quindi fasciato con da garze sterili previa una pulizia della pelle circostante anche più volte al giorno se le garze dovessero sporcarsi o bagnarsi.

L’umidità favorisce il proliferare di funghi, quindi è importante asciugare bene il neonato, nelle pieghe delle gambe e tra le natiche con un panno soffice di cotone o lino, senza strofinare. Al termine di ogni lavaggio si può spalmare una pomata allo zinco se la pelle risulta irritata altrimenti semplicemente olio di mandorle per idratarla.

Il bagnetto sarà sufficente effettuarlo 2 o 3 volte a settimana, quando sarà caduto il moncone ombelicale. L’ambiente dovrà essere opportunamente riscaldato, con l’acqua ad una temperatura di 33-35 gradi. Potete diluire il detergente direttamente nella vaschetta e utilizzare una spugna o le sole mani se preferite. L’importante è che tutti i prodotti siano specifici e meglio se farmaceutici, senza l’aggiunta di profumi o alcol.

Le orecchie vanno lavate solo esternamente, senza introdurre mai bastoncini di cotone o soluzioni acquose, perché le mucose neonatali sono estremamente sensibili e tutto può essere veicolo di infezione. Allo stesso modo la pulizia del naso deve essere solo esterna salvo una severa ostruzione e una indicazione pediatrica all’utilizzo di iniezioni nasali di fisiologica.

Il neonato nella vaschetta va sempre sostenuto. La presa corretta è avvolgergli un braccio attorno alla schiena e mantenerlo sotto l’ascella. In questo modo potete tenergli alta la testa e il neonato si sentirà al sicuro. Se dovesse spaventarsi e piangere è bene non forzarlo ed evitare di ripetere l’esperienza per qualche giorno.

Dopo ogni bagnetto il neonato va asciugato per bene e idratato con olio di mandorle dolci oppure olio d’oliva. Evitate altre creme, oli profumati e borotalco che oltre ad essere aggressivi per la pelle, confonderebbero l’olfatto del neonato.

Un tempo si pensava che fosse vietato tagliare le unghie ai neonati nei primi mesi a causa delle infezioni che ne potrebbero derivare e del rischio di ferire il neonato. Oggi i pareri sono contrastanti. Ci sono pediatri attaccati alla vecchia scuola e altri che invece consigliano di smussare le unghie eccessivamente lunghe con una limetta di cartoncino o con le forbici arrotondate apposite per il neonato, onde evitare graffi sul viso e sugli occhi.

In tutti i casi se si sceglie di fare questa operazione è bene che il neonato sia rilassato o dorma, meglio se con l’aiuto di qualcuno che lo distragga, tenero saldamente ferme le manine, stringendo i polpastrelli e tagliando unicamente l’unghia che sporge per evitare l’insorgere di irritazioni funghi e infezioni sotto il letto ungueale.

Se invece si preferisce aspettare è importante nel frattempo mantenere le unghie pulite all’interno detergendole con una spazzolina ed evitare che il neonato si graffi coprendo le mani con dei calzini o dei guanti.