Augmentin antibiotico

Antidolorifici in gravidanza: quali usare

Antidolorifici in gravidanza

Negli ultimi anni è progressivamente aumentato in modo consistente il consumo di farmaci in gravidanza. Si tratta di un uso eccessivo, che non comprende solo le cure palliative e terapie per ridurre il dolore ma anche le forme non severe di dolore. Se ci si basa sui dati più recenti di ricerche sull’uso dei farmaci e la gravidanza in Italia evidenziano l’aumento nell’uso dei farmaci per il dolore. In particolare si registrano rilevanti aumenti del consumo degli alcaloidi naturali dell’oppio (morfina, idromorfone, oxicodone e codeina in associazione) e degli altri oppiacei (tramadolo e tapentadolo).

Mal di gola in gravidanza

In caso di tosse e mal di gola, tra i farmaci da banco si trovano un’infinità di spray e caramelle ad azione balsamica. La loro efficacia è piuttosto limitata, ma essendo scarsamente assorbiti da parte dell’organismo, non provocano danni al feto. Se danno sollievo (le cure mediche per il mal di gola), possono essere utilizzati una volta ogni tanto, ma è sempre bene far presente al farmacista il proprio stato di gravidanza, così da esser sicure di acquistare un prodotto adatto.

Antibiotico per mal di gola

Se il mal di gola persiste cosa prendere? Certamente si potrebbe utilizzare del paracetamolo, senza abusarne. Largo spazio deve essere consentito all’uso di rimedi naturali. Ad esempio prima di ricorrere all’antibiotico, e gli antinfiammatori in gravidanza sarebbe bene bere bevande calde dolcificate con miele. Può rivelarsi utile preparare suffumigi e aerosol in gravidanza, con soluzione fisiologica.

antidolorifici in gravidanza

Cosa prendere per il mal di gola

L’analgesico più comunemente impiegato tra i farmaci in gravidanza è il paracetamolo. Il quale non va somministrato in associazione con pseudoefedrina, aspirina o altri FANS. Acido acetilsalicilico, Ibuprofene e Indometacina (FANS) sono antifiammatori ed in gravidanza farmaci di seconda scelta. Da utilizzare, per brevi periodi e al dosaggio minimo efficace, ed in caso di resistenza alla terapia con paracetamolo. Inoltre sarebbero da evitare nel terzo trimestre di gravidanza per gli effetti sulla circolazione fetale.

Cortisone in gravidanza

Nel caso in cui la sintomatologia deriva da una reazione allergica si può optare per gli antistaminici in gravidanza, i quali rappresentano l’intervento più adatto. La pericolosità del farmaci in gravidanza data dal tipo di principio attivo. I farmaci sono suddivisi in fasce, dalla I alla V, da quelli a rischio zero a quelli dalla comprovata teratogeneticità. Ma i rischi variano anche in base al periodo gestazionale. Durante il primo trimestre di gravidanza il pericolo più grande è l’aborto, mentre nelle settimane successive a preoccupare è l’influenza sullo sviluppo del feto e la potenziale determinazione di malformazioni congenite.

Cortisonici in gravidanza

Alcune classi di farmaci in gravidanza, come il paracetamolo, sono da considerare sicuri perché non comportano rischi di alcun tipo, né per la gestante né per il feto. Altri farmaci, come il cortisone, se assunti a bassi dosaggi e nell’ambito di terapie di breve durata non dovrebbero essere considerati pericolosi. Ovviamente la terapia deve essere strettamente controllata del medico curante. Sarebbero da evitare durante il primo trimestre. La somministrazione del cortisone durante la gravidanza è ammessa nelle settimane successive soprattutto per sopravvivere alle allergie del periodo primaverile (antistaminico in gravidanza).