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Anche le mamme piangono e non bisogna vergognarsi

Essere mamma

Essere mamma significa vivere una serie di emozioni contrastanti ed altalenanti che talvolta possono causare anche degli sbalzi d’umore. Il bambino prima, l’adolescente poi, vede nella mamma il suo punto fermo, il riferimento su cui poter contare sempre, la colonna portante della sua vita: eppure, anche le mamme piangono.

Le mamme piangono e non bisogna vergognarsi

É normale che ogni mamma viva i suoi momenti no, pianga e si sfoghi abbandonandosi alle lacrime. Quando lo fa, però, si nasconde, evita di farsi vedere dai figli e dal marito, preferisce piangere in silenzio e lontano da tutti. Perché?

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Tutte le sfumature di una mamma

Le mamme piangono durante la gravidanza perché non vedono l’ora di partorire ma al contempo temono questo momento estremamente importante; le mamme piangono quando, alle prese con il figlio neonato, si sentono caricate di troppe responsabilità, si considerano inadeguate e poco pronte a tutto quello che la maternità comporta.

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Le mamme piangono anche quando i figli richiedono attenzioni continue che spesso portano all’essere stanche e stressate; piangono quando i bimbi crescono, iniziano ad andare a scuola e cominciano ad allontanarsi da quel “nido” familiare nel quale sono nati e diventati grandi.

Una bambina a cui fu chiesto dove fosse casa sua rispose “Dove c’è la mamma”

Lacrime di gioia

Le mamme piangono spesso di gioia: al primo passo del figlio, al dentino spuntato, alla prima volta in cui si sentono chiamare dal bimbo, al loro primo giorno di scuola. D’altronde, le emozioni che regalano i bambini ai propri genitori sono le più belle e care da conservare.

Mai dimenticarsi di essere donne

Ma le mamme piangono anche quando si sentono trascurate, quando vorrebbero ritrovare sé stesse e magari quel lavoro che hanno dovuto lasciare per la famiglia. Le donne versano lacrime ricordando la spensieratezza che c’era e che ora non c’è più, o il tempo che dedicavano alla loro cura e che adesso, invece, passano dietro ai figli.

Jill Churchill, autrice statunitense di successo, scriveva:

Non è possibile essere una madre perfetta. Ma ci sono milioni di modi per essere una buona madre.

Quando si dice che l’essere genitore è il mestiere più difficile del mondo, si dice il vero. Diventare mamma è senza dubbio l’esperienza più bella che una donna si ritrova a vivere ma al contempo è anche quel momento in cui si cambia, inevitabilmente: non siete più tutto quello che eravate prima, mutano gli interessi, le passioni, le priorità. Non vivete più accontentando voi stesse ma cercando, sempre e comunque, di accontentare loro, i vostri figli, la vostra famiglia.

E allora è normale piangere quando sembra che vi stiate dimenticando di voi: l’essere madre, però, non esclude l’essere donna.

Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti

Alda Merini