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Allattamento: tutti i falsi miti

L’allattamento è l’ attività che crea quel legame indissolubile tra madre e bambino, intensificandolo sempre di più. Con la nutrizione che la natura offre al bambino si donano tutte gli elementi necessari sia dal punto di vista energetico che immunitario, creando ottime basi per un’ ottima salute neonatale.

Come in ogni ambito della scienza e, specialmente in quello legato alla maternità e alle varie risposte comportamentali, esistono una serie di usi, pensieri e consuetudini che a volte si dimostrano totalmente sbagliati.

Quali sono quindi questi falsi miti che fanno allontanare la donna da un corretto impiego di questa grande potenzialità che è proprio quella dell’ allattamento? Ecco qui elencati tutti i falsi miti, da evitare e soprattutto su cui porre una certa attenzione.

  • Allattare dopo i 12 mesi è inutile: assolutamente no! Le linee guida offerte dall’ OMS dicono che fino al sesto mese è importante l’ allattamento esclusivo, al quale aggiungere lentamente altri alimenti per lo svezzamento, nonostante fino ai due anni di vita del bambino si può assolutamente continuare ad allattare se c’è la possibilità di farlo.;
  • Non è vero che il ruolo del padre è inesistente durante l’ allattamento perché in realtà ha un compito chiave che è quello di offrire sempre un ambiente di sicurezza e di conforto alla mamma e, di conseguenza, anche al bambino ;
  • E’ falso che allattare con frequenza riduce il carico di latte che popperà il bambino, anzi più numerose saranno le poppate e più sarà la quantità di latte emesso dalla madre. Questo avviene per la continua stimolazione di ossitocina e prolattina, come una sorta di magnifico circolo vizioso ;
  • E’ sbagliato pensare che il neonato riesca a soddisfarsi dopo cinque o dieci minuti di poppata proprio perché lo stesso bambino dovrà avere il tempo di riuscire ad attaccarsi correttamente al seno e, per questo motivo, è anche probabile che inizierà a succhiare solo in un secondo momento. Il segreto è quello di fare ;
  • Non è vero che il seno stesso non dovrebbe essere un modo per rilassare il bambino, ma solo per farlo mangiare;
  • E’ falso che il latte possa creare reazioni allergiche al bambino, proprio perché è assolutamente un elemento naturale e fisiologico. Le uniche reazioni allergiche possibili possono dipendere dall’ assunzione di sostanze negli alimenti (ad esempio proteine) da parte della madre che possono alterare la qualità del latte. Per questo motivo in questo caso è opportuno modificare l’alimentazione;
  • E’ assolutamente falso che l’ allattamento reiterato possa indurre obesità infantile.

Tutti questi sono tante piccole, ma false credenze, che potrebbero alterare un normale e corretto approccio all’ allattamento, quando invece basta agire nel modo giusto per offrire a sé e al piccolo tantissime occasioni per una buona crescita.

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