Allattamento: perché aumenta la temperatura corporea della mamma

Nel corso dell’allattamento tantissimi cambiamenti ormonali si verificano in tutti i processi di lattazione e galattopoiesi, sin dal momento della prima montata lattea. La grandiosità dell’allattamento dipende dal magnifico meccanismo ormonale che si innesca sin dai primi momenti del post-partum.

Dal colostro si arriva al latte maturo, ricco di nutrienti ed anticorpi. La mammella e le ghiandole si preparano grazie agli estrogeni, progesterone e prolattina: tutti ormoni incrementati nella gravidanza e che sono d’ausilio all’ allattamento.

È importante che la mamma sia correttamente informata sull’ allattamento, sulla sua importanza e sui cambiamenti che si verificano in questa fase. Curiosa è la comparsa di brividi proprio nel momento della montata lattea e, non raramente, il rialzo della temperatura corporea.

Infatti, durante il puerperio è importantissimo valutare la temperatura corporea basale, soprattutto per individuare precocemente qualsiasi campanello d’allarme (primo fra tutti la febbre) di un’infezione puerperale.

In realtà, non bisogna spaventarsi che la temperatura corporea se si allatta si innalza leggermente, non mantenendosi al di sotto dei 37°C. Tutto dipende da fenomeni totalmente fisiologici e ormonali già definiti.

Questo incremento dipende soprattutto dal modo in cui si misura la temperatura: non sotto l’ ascella e vicino al seno, perché la montata lattea aumenta la stessa temperatura.

Una discrepanza potrebbe essere individuata nel momento in cui preferibilmente si misura la T a livello inguinale o con i più moderni termometri a livello auricolare. In questo caso si avrà una temperatura nella norma, senza paure e sospetti di infezioni sistemiche o semplice influenza.