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Allattamento: come stimolare la produzione del latte

Una volta espulsa la placenta il corpo naturalmente si predispone al nutrimento del piccolo, producendo il nutriente colostro. Ma quando arriva il latte? Non subito a volte e questo potrebbe scoraggiare le neomamme. Attaccare quanto prima il neonato al seno, già in sala parto è uno dei modi per dare all’organismo un altro chiaro “segnale di via”. La stimolazione meccanica associata ad una dieta corretta restano ad oggi le uniche metodiche efficaci e confermate dalla scienza.

Nessuna donna dovrebbe preoccuparsi di non avere latte. L’unica preoccupazione di una mamma dovrebbe essere quella di avere cura della sua alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata e di tenere il suo bambino al seno il più spesso possibile. Il latte arriverà, al massimo entro 3-5 giorni, ammesso che il seno sia correttamente stimolato e la mamma non soffra di disidratazione, stress emotivi o carenze alimentari.

Se il bambino non può succhiare perchè prematuro per stimolare la produzione del latte sarà necessario utilizzare una tiralatte. Questo strumento però può tornare utile anche con bambini a termine che però non hanno un fortissimo istinto di suzione e vanno anche essi stimolati.

Infatti non solo il seno ma anche il neonato stesso può necessitare dei suoi tempi per imparare a succhiare adeguatamente e vigorosamente, oppure ancora può voler succhiare da un seno solo e rifiutare l’altro. In questi casi è utile usare la tiralatte più volte al giorno e per entrambi i seni, in modo che vengano stimolati meccanicamente almeno ogni tre ore tra poppate e tiraggio.

Quanto all’alimentazione non è necessario mangiare o bere degli specifici cibi, anche se pare esistano alimenti in grado di inibire la produzione del latte, che quindi andrebbero limitati. La cosa essenziale però è mantenere una ottimale idratazione e seguire una dieta equilibrata.

Il latte materno infatti sarà tanto più ricco quanto più la mamma sarà in forma. Per questo motivo si consiglia anche il riposo frequente approfittando del sonno del neonato, sincronizzandosi con lui per quanto possibile sia durante il giorno che durante la notte. Per le prime sei settimane si parla di fase di calibrazione, perchè questo è il tempo necessario affinché il corpo regoli la produzione del latte in base al fabbisogno del neonato. Per questo periodo, chiamato anche puerperio è necessario perciò armarsi di tiralatte e di tante pazienza.